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La seconda parte della trilogia espositiva "Turismo, Cultura, Economia" inaugurata a Bressanone qualche giorno fa. Aperta fino al 29 settembre.
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Foto: Foto: SKB

Le curatrici del progetto, Eva von Ingram Harpf e Lisa Trockner, hanno creato presso la Galleria Civica di Bressanone una trilogia espositiva all'incrocio fra Turismo, Economia e Cultura, ambiti caratterizzanti la realtà di Bressanone e fondamentali per la crescita e lo sviluppo della cittadina. Il progetto espositivo, in particolare, mira a favorire un confronto specifico con le posizioni di alcuni artisti rispetto a tematiche di rilievo per la località.

Nel mese di giugno si è svolto il primo dei complessivi tre eventi espositivi. Alla prima parte intitolata Turista per sempre e dedicata al turismo segue ora il secondo appuntamento della trilogia:

Tango, Dekadenz e Pfeffersberger

Prendendo le mosse dalle associazioni culturali brissinesi, contribuenti attivamente alla vivace comunità creativa della cittadina, Von Ingram Harpf e Trockner hanno messo a punto un progetto destinato a riprendere la poliedricità e ampiezza dell'essenza culturale delle e dei brissinesi e a gettare un ponte verso l'arte contemporanea.

Complessivamente operano a Bressanone 67 associazioni culturali registrate le quali contano oltre un migliaio di iscritti che, per lo più a titolo volontario, contribuiscono attivamente a garantire il bene della città e a promuovere i valori dei relativi gruppi di interesse. L'impegno di queste persone concorre, da un lato, al mantenimento e alla cura delle tradizioni promuovendo, dall'altro, e con un'attività costante, un sano e ulteriore sviluppo della città. Un bene immateriale prezioso su cui, con questa esposizione, intendiamo far luce proponendoci inoltre di osservarlo anche da una prospettiva diversa.

Le proposte delle associazioni sono alquanto varie: da quelle più classiche, come le bande musicali, le corali, le unioni degli Schützen e i comitati di formazione, si arriva a realtà associative alquanto insolite per Bressanone e nate da fusioni etniche o da congiunzioni di singoli individui.

In vista della mostra le curatrici hanno voluto conoscere più in dettaglio alcune organizzazioni come Boedotango, Dekadenz, la banda musicale Peter Mayr Pfeffersberg o Dandelion e ne hanno quindi contattato i responsabili per un colloquio. In questo modo sono riuscite a mettere in contatto le associazioni con artiste ed artisti contemporanei, suscitando reazioni e favorendo cooperazioni.

Gli artisti contemporanei hanno collaborato con le associazioni sulla base di strategie partecipative e interdisciplinari miranti a tradurre visivamente contenuti e finalità associative con il ricorso a diversi strumenti, dall'arte del riciclo ai video, dalla performance alla fotografia e al disegno.