Wirtschaft | Reazioni

La stagione delle speranze

Primo esame per il neo-nato esecutivo. Stop all’aumento dell’Iva, sì alla Web Tax, Moser (hds): “Positivi i nuovi annunci”. Corrarati (CNA): “Puntare su calo delle tasse”
Giuseppe Conte
Foto: upi

Incassata la fiducia alla Camera e al Senato, con contorno di bagarre, il governo Conte bis ora passa al vaglio delle categorie economiche e imprenditoriali, anche in Alto Adige. Le prime reazioni registrate sono quelle dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige che, almeno per il momento, promuove l’esecutivo giallo-rosso: “Giudicheremo il nuovo governo italiano in base ai fatti concreti, ma possiamo dire fin d’ora che i primi annunci dell’esecutivo lasciano ben sperare”, dice il presidente di hds Philipp Moser. L’apertura dell'Unione si deve soprattutto a misure come il mantenimento dell’attuale aliquota Iva e l’introduzione di una Web Tax, riportati nel programma di Pd e 5 stelle composto di 29 punti.

La prospettiva di un aumento dell’Iva dall’attuale 22 al 25,2 percento, a partire dal 1° gennaio 2020, avrebbe un effetto fatale per un territorio di confine come quello dell’Alto Adige, ribadisce Moser, “di qui la necessità di evitare l’innalzamento Iva da parte del governo, chiamato a elaborare una Legge di bilancio 2020 all’insegna dell’equilibrio. Una priorità fortunatamente chiara anche all’esecutivo”. Pollici alzati anche per l’intenzione dichiarata di voler garantire una nuova equità fiscale per mezzo di una corretta tassazione dell’economia digitale. “I tempi per l’introduzione di una Web Tax nei confronti dei grandi gruppi online sono certamente maturi. L’obiettivo è invertire la situazione attuale, che, per mezzo dell’ottimizzazione e dello spostamento fiscale in altri Paesi, permette ai giganti del web di versare le imposte sul loro fatturato in altri Paesi”, ribadisce l’Unione. “Grazie a una tassa digitale dovrebbero essere chiuse le attuali lacune giuridiche, chiamando gli agglomerati digitali e le piattaforme di intermediazione e commerciali a rispondere delle loro responsabilità. A oggi, le aziende del commercio stazionario hanno un enorme svantaggio concorrenziale rispetto ai colossi online”.

 

 

L’auspicio è inoltre che il nuovo governo, nonché il parlamento, proseguano i lavori sul tema delle aperture domenicali e festive nel commercio al dettaglio. “Come già in passato richiediamo una soluzione autonoma. L’Alto Adige necessità di una normativa locale e una soluzione tagliata su misura delle esigenze del territorio”, ricorda Moser. “I requisiti per una legge provinciale è che, a causa delle nostre specificità, la relativa competenza sia trasferita dallo Stato alla Provincia, che potrebbe così tornare a regolamentare il settore in modo autonomo. La Provincia ha già sottoposto a Roma la relativa norma di attuazione allo Statuto di Autonomia. Su questa base è possibile emanare una norma altoatesina autonoma. A questo proposito - conclude Moser - lascia anche ben sperare il fatto che, nel nuovo programma di governo, siano garantiti il rispetto per le autonomie a statuto speciale e la tutela delle minoranze linguistiche. Questo aspetto è stato più volte confermato personalmente dal Presidente del consiglio dei ministri”.

 

Cauto ottimismo

 

Più attendista si dimostra la CNA che definisce “impegnativa e ambiziosa” la stagione riformatrice prospettata dal governo. “È indispensabile – afferma Claudio Corrarati, presidente dell’associazione regionale degli artigiani - destinare risorse e definire progetti per aprire la stagione degli investimenti per colmare il drammatico divario territoriale tra Nord e Sud e assicurare una dotazione infrastrutturale adeguata a un grande Paese industriale, valorizzando le best practice di realtà virtuose come le Province di Bolzano e Trento ad esempio nel campo della formazione, dell’apprendistato, del sostegno all’innovazione”. 

 

 

Convince la CNA l’affermazione secondo cui la “piena partecipazione dell’Italia alla casa comune europea e sulla necessità di migliorare il Patto di stabilità e crescita per sostenere gli investimenti e scongiurare effetti pro-ciclici nell’ambito di una riforma della governance europea finalizzata a rafforzare la coesione interna e la competitività”. Corrarati si augura ora che “gli orientamenti indicati dal presidente del Consiglio si traducano rapidamente in provvedimenti concreti con una particolare attenzione verso il mondo dell’artigianato e delle piccole imprese che rappresentano l’architrave del sistema economico del Paese. È urgente intervenire sulla semplificazione burocratica, sulla modernizzazione della pubblica amministrazione e sull’accesso al credito. Il tutto deve peraltro avvenire concatenando gli strumenti nazionali con quelli già sviluppati a livello territoriale, come i consorzi di garanzia del Trentino Alto Adige”.

Il presidente regionale di CNA valuta infine positivamente  la volontà espressa dal presidente del consiglio di un costante confronto con le parti sociali e la determinazione a “realizzare finalmente una legge sulla rappresentanza. Confidiamo che la tutela delle retribuzioni dei lavoratori e la valorizzazione degli istituti del welfare e della conciliazione tra lavoro e vita privata si affermino attraverso il rafforzamento dello strumento della contrattazione collettiva, strada appena intrapresa dalla Provincia di Bolzano con un serrato dialogo tra le parti sociali e tra queste ultime e la politica”.