Chronik | Riscatto

“Eroina, coca, alcol: il lupo cattivo”

Alessandro Zuin è uno dei lavoratori con un passato difficile che sta costruendo il mercatino di Natale. “Avevo perso tutto, ora sono felice. I problemi si affrontano”.
Alessandro Zuin
Foto: Salto.bz

Alessandro arriva al lavoro contento. Parla a un collega, gli spiega come fare per montare le travi che piano piano stanno formando le casette e creando il mercatino di Natale. Una magia che si ripete tutti gli anni, nel piccolo villaggio che si forma attorno alla statua di Walther von der Vogelweide e che attira migliaia di turisti da fuori, mentre i locali restano sempre un po’ scettici. Un incantesimo in cui crede anche lui, che ha un passato difficile come i suoi colleghi indaffarati con assi, viti, martelli. Sono loro che allestiscono il mercatino.

“Abbiamo un passato burrascoso” scherza lui, parte del gruppo della cooperativa di reinserimento lavorativo Oasis. Il welfare locale ha dato loro l’occasione per farsi valere. Fuori dalle nebbie del passato, dalle debolezze che riguardano tutti noi, lontano “dal lupo cattivo” che solletica le fragilità. Le sostanze, tra cui l’alcol è la peggiore, spiega Zuin, 53 anni, che ha visto la morte vicina e racconta la sua storia con un sorriso. “Ho provato di tutto, eroina, cocaina, mi hanno dato tre anni di vita per la cirrosi epatica. Adesso mi sveglio contento, vedo il sole ogni mattina”. Un insegnamento per tutti: “È sbagliato nascondere i problemi. Con le sostanze poi, ti tornano solo addosso più forti”.

 

salto.bz: lei con i suoi colleghi realizza concretamente il mercatino. Le piace?​

Alessandro Zuin: questa manifestazione è una cosa molto importante. È bella per i bambini, per gli adulti ed è una cosa molto cristiana, per chi ci crede.

 

 

Come è arrivato alla cooperativa?

Dopo un lungo periodo di tossicodipendenza e di alcolismo. Il primo, da eroina, è finito nel 1995.

Questa manifestazione è una cosa molto importante. È bella per i bambini, per gli adulti. Io e miei colleghi abbiamo un passato burrascoso. Ma ora è diverso

È facile o difficile cominciare?

Io con la roba ho cominciato per curiosità, poi mi ha fregato perché una volta che inizi è molto difficile uscire. Per 6-7 anni sono stato tossicodipendente e ho fatto di tutto.

Che età aveva?​

Venticinque anni. Io sono di Bolzano e sono nato pasticcere, l’attività della mia famiglia. Ho avuto una vita burrascosa, motivata in origine dalla situazione familiare. La droga mi ha portato a compiere reati, sono stato sei anni in carcere in vari spezzoni per furti compiuti durante la tossicodipendenza. Ed è andata male anche dopo la fine del consumo di eroina.

Ho cominciato con l'eroina a 25 anni, io sono di Bolzano ed ero nato pasticcere, il lavoro di famiglia. La droga mi ha portato a compiere reati, sono stato sei anni in carcere in vari spezzoni per furti compiuti durante la tossicodipendenza. E poi è andata ancora male: con l'alcol

Cos’è successo?​

Dopo che ho smesso ho fatto il corriere, avevo le patenti da autista, ma mi sono lasciato andare comunque. Sono passato a fare il cameriere, diventando maître di sala e facendo una stagione a Parigi, ma ho avuto la sfortuna di incappare nell’alcol. Il fisico cerca uno sfogo e me ne sono successe di tutti i colori. Ho rovinato una famiglia, dato che avevo una moglie e un figlio, ho tradito i miei genitori. Li ho uccisi moralmente, soprattutto mia mamma. Per un periodo ho avuto una compagna che è morta di tumore a 33 anni. Nel memento peggiore ho dato una botta con alcol e coca e sono sceso giù, sul fondo.

E poi?​

Un giorno ho visto la luce, ho deciso di cambiare perché quello non ero io. Ho chiesto una mano al centro alcolisti, all’associazione Hands. Mi hanno aiutato, in particolare il dottor de’ Lutti (medico psicoterapeuta, ndr). Non è facile smettere con l’alcol, è più difficile che con l’eroina.

Per smettere con l'eroina mi sono chiuso in casa tre mesi con l'aiuto di mia madre. All'epoca avevo bisogno di farmi solo per alzarmi dal letto, ero un vecchio di 90 anni

In questi casi, è vero che la richiesta di aiuto deve partire dal soggetto?​

Da soli è impossibile smettere, ma la spinta deve partire da te. Se lo vuoi, lo fai. Io ho avuto il supporto degli altri sia quando ho smesso con l’eroina che con l’alcol. Nel primo caso, non ho cercato il metadone ma mi sono fatto chiudere in casa da mia madre. Sono rimasto in stanza per tre mesi. E l’aiuto serviva perché all’epoca dovevo farmi solo per alzarmi dal letto, ero diventato un vecchio di novant’anni. Era il 1993. 

Peggio l’alcol dell’eroina, diceva.​

Già. L’alcol lo trovi dappertutto, anche in latteria. Ovunque vai hai il lupo cattivo vicino. La roba invece no, è più difficile procurarsela.

Per smettere la spinta deve partire da te, ma senza l'aiuto degli altri non ce la fai. E smettere con l'alcol è più difficole che con l'eroina. Ovunque vai lo trovi, hai il lupo cattivo. Io ringrazio l'associazione Hands

 

 

Il momento peggiore quale è stato?​

C’è stata una fase in cui avevo perso tutto. Tiravo di coca, bevevo come un disperato, dormivo sulle panchine. Avevo perso la casa, lasciata a moglie e figlio, non avevo nulla. Una mattina mi sono svegliato e avevo la pancia così grossa che faceva impressione. Il fegato aveva smesso di pompare e avevo le vene chiuse. In ospedale mi hanno diagnosticato l’epatite C e un inizio di cirrosi epatica, avevo tre anni di vita se avessi continuato in quel modo.

Nel momento peggiore tiravo di coca, bevevo come un disperato, dormivo sulle panchine. Avevo perso la casa e la mia famiglia, moglie e figlio, e avevo tre anni di vita per la cirrosi epatica. Ora non tocco un goccio di alcol da quattro anni

Si è curato?​

Sì. Mi sono messo di buona lena con la terapia del dottor Andrea Mega a Bolzano (dell’equipe di gastroenterologia di Bolzano, ndr). Sta salvando un sacco di persone e ha salvato anche me. Non tocco un goccio di alcol da quattro anni, fumo solo sigarette. Sono tornato un bambino, uno di vent’anni, faccio le cose che non ho fatto da giovane.

Guardando indietro, ha capito cos’era la molla della fragilità?​

Il desiderio di nascondere tutto il nero che mi circondava. Mia madre è morta di alcol, mio padre andava con altre donne. Ma ho avuto la fortuna anche di incontrare questa cooperativa, sono qui da quattro mesi e sono l’uomo più felice del mondo. Mi alzo la mattina e vedo la luce del sole, sono contento.

La molla della mia fragilità è stata la situazione familiare. Adesso però sono l'uomo più felice del mondo. Vedo la luce del sole al mattino e sono contento. E sto con mio figlio, la mia ex moglie è soddisfatta

Suo figlio lo vede?​

Certamente, me lo porto con me quando lo vedo e la mia ex moglie è contenta del percorso che ho fatto.

Un consiglio che vale per tutti: non bisogna nascondere i problemi, ma affrontarli guardandoli in faccia. Con le sostanze poi tornano indietro raddoppiati

Un consiglio che vale per tutti?​

A tutti noi, a chiunque può andare male nella vita. Ma non bisogna nascondere i problemi. Se li nascondi nelle sostanze dopo te li ritrovi, raddoppiati. Bisogna affrontare tutto, un po’ alla volta se serve, ma guardando sempre in faccia alle difficoltà.