Politik | Verso le elezioni

“Zanella ha tutte le carte in regola”

Al giudice della Corte penale internazionale dell’Aja Tarfusser piace l’ipotesi candidatura dell’assessore di Merano alle politiche. Il disco verde arriverà anche dal Pd?
Tarfusser, Cuno
Foto: panorama.it

Diego Zanella ha già un ammiratore dichiarato, e non è esattamente un quivis de populo. Si conoscono dai tempi del “Progetto di riorganizzazione della Procura della Repubblica di Bolzano”, Cuno Tarfusser, giudice alla Corte Penale Internazionale dell'Aja, e l’assessore comunale di Merano in aria di candidatura, alla Camera, sotto l’ala del Pd, per il seggio uninominale di Bolzano-Bassa Atesina. Iniziatore e ideatore, nel 2004, quale progettista e responsabile dell’iniziativa dedicata agli uffici giudiziari, rubricata poi sotto il nome di “Best Practices” a livello interregionale e transnazionale, effettuata sotto la guida dell’allora procuratore della Repubblica Tarfusser, fu proprio Zanella.

Mi limito a valutare il fatto che Zanella sia un imprenditore capace con tutte le carte in regola per fare bene anche in Parlamento

“Ho avuto modo di conoscerlo in quell’occasione - racconta a salto.bz il magistrato - , ed è grazie anche alla sua competenza se siamo riusciti a diffondere le buone pratiche nei palazzi di giustizia, sebbene l’innovativo progetto non sia stato sfruttato come avrebbe meritato”. Il vicepresidente della Corte penale internazionale dell’Aja tiene tuttavia a precisare che non è un endorsement, il suo: “Mi limito a valutare il fatto che Zanella sia un imprenditore capace con tutte le carte in regola per fare bene anche in Parlamento, un profilo come il suo, anche grazie all’expertise su cui può contare, è un’opzione valida, senza contare che si tratta di un volto nuovo, e da presidente dell’Accademia di studi italo-tedeschi di Merano devo anche dire che è sempre stato un attento sostenitore della nostra attività nel ruolo di assessore”.
 

Se da una parte negli ambienti del Partito democratico locale, in questi giorni alle prese con il risiko del toto-nomi (la ventilata candidatura del deputato trentino Michele Nicoletti non entusiasma Huber & co. né la Svp), l’ipotesi Zanella ha fatto storcere qualche naso “probabilmente a causa di giochi di potere interni al partito di cui ignoro i meccanismi”, osserva Tarfusser, dall’altra la sua candidatura sembra destinata a non essere liquidata così in fretta. Una cosa è certa: opinione comune è quella che i futuri competitor della corsa elettorale debbano essere espressione del territorio, “guardo alla campagna elettorale con un certo distacco, come un cittadino che si interessa di politica, ma sono convinto che tentare di assegnare tal posto a uno o l’altro personaggio di turno sia un modo utilitaristico e gretto di intendere la politica stessa, forse avrò una visione (anche volutamente) naïf, ma non è accettabile che venga sovente tutto scandito dallo scambio di poltrone. La conoscenza delle peculiarità e anche dei problemi locali è un requisito tendenzialmente fondamentale”. Occorre - conclude Tarfusser - portare in Parlamento le migliori energie, “persone che possano dare qualcosa a questo Paese”. Esasperanti tatticismi dei professionisti della politica permettendo.