Gesellschaft | I dati

Lavoro, 15 infortuni mortali nel 2015

550 denunce e 3.700 sanzioni per un incasso di 1,5 milioni di euro, i dati dell’Ispettorato del lavoro. Ecco i piani per il 2016.

Tempo di bilanci per l’Ispettorato del lavoro, nel 2015, con l’ausilio dei suoi 31 ispettori, sono state 550 le denunce ricevute, in 1.972 aziende le ispezioni effettuate in materia di tutela sociale e di tutela tecnica, 95 le inchieste riferite agli infortuni, 3.700 le sanzioni comminate che hanno fruttato in totale 1,5 milioni di euro. A riferirlo il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn in una conferenza stampa tenutasi oggi, 12 febbraio, alla presenza dell’assessora Martha Stocker.

Irregolarità e infortuni
Le violazioni accertate più frequentemente in materia di tutela sociale nell’anno scorso sono la mancata/erronea comunicazione di assunzione o cessazione di rapporti di lavoro (1.503 casi), la violazione dei tempi di guida e di riposo nel settore trasporti (336 casi) il mancato versamento o evasione di contributi (114 casi), la mancata/erronea registrazione sul libro unico del lavoro (99 casi), lavoro nero (88 persone), la mancata/erronea dichiarazione di assunzione (61 casi) e la mancata consegna della busta paga (40 casi). La vigilanza tecnica nello stesso anno ha contestato più frequentemente la mancanza di protezione contro la caduta dall’alto (140 casi), l’irregolarità dei macchinari e attrezzature (132 casi), la mancata considerazione della normativa sulla protezione individuale (87 casi per utilizzo non conforme dei dispositivi di protezione individuale) e la mancata o incompleta valutazione dei rischi (14 casi). Il numero degli infortuni mortali è in decrescita costante a partire dagli anni '70 e nel 2015 ne sono accaduti 15, di cui 7 nell’agricoltura.

Progetti per il 2016
Per l’anno in corso sono in programma 2000 ispezioni di cui un quarto in materia di tutela sociale, dove le priorità saranno il contrasto di fenomeni quali il lavoro irregolare/sommerso, l’evasione dei contributi previdenziali e premi assicurativi, le indebite prestazioni previdenziali e assistenziali, il mancato pagamento di crediti patrimoniali da lavoro subordinato e parasubordinato.   
Nel 2016 ci saranno inoltre circa duemila ispezioni in materia di vigilanza tecnica. Come ha riferito l’assessora Stocker, a seguito dell’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro recata da uno dei decreti attuativi del cosiddetto "Jobs Act" è in atto la definizione di una convenzione tra lo stesso istituto e la Provincia al fine di regolamentare l’attività ispettiva senza sovrapposizioni tra organi statali e provinciali. In sostanza, così l'assessora Stocker, si punta ad escludere l'Alto Adige dal campo di azione di tale agenzia mantenendo intatta l'attività di controllo nella competenza dell'Ispettorato del lavoro provinciale.