Gesellschaft | Positive Vibes

Gara di solidarietà per zebra.

Il giornale di strada duramente colpito dall’ennesimo lockdown. In suo soccorso arrivano le Botteghe del Mondo dell’Alto Adige e alcuni negozi. Ma c’è bisogno di più.
zebra im Weltladen Schlern
Foto: zebra.

Tempi duri (anche) per zebra.: magazzino pieno e tasche vuote. Per la terza volta il lockdown non rende infatti le cose semplici al celebre giornale di strada altoatesino. Tutto era pronto per l’inizio della vendita - migliaia di esemplari della rivista e nuove tessere dei venditori fresche di stampa - ma le ultime restrizioni anti-covid hanno imposto un altro stop e le circa 60 persone, coinvolte nel progetto sociale dell’OEW-Organizzazione per Un Mondo solidale di Bressanone, restano nuovamente al palo dopo la breve pausa in seguito all’uscita del doppio numero invernale. Un “gancio” arriva però dalle Botteghe del Mondo dell’Alto Adige e da alcuni negozi solidali che proporranno il giornale all’interno dei propri punti vendita.

 

Il fattore umano

 

“Come per tante altre realtà, anche per l‘OEW il 2020 è stato un anno complicato dal punto di vista finanziario - scrive in una nota il direttore Matthäus Kircher -. In Alto Adige la situazione sta diventando sempre più difficile per un maggior numero di persone, molti e molte fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e devono ponderare bene le proprie spese. Tutto questo di riverbera sui progetti sociali e sulle associazioni che dipendono soprattutto dalle donazioni”.  

La condizione delle persone che si trovano ai margini della società, dunque, si fa sempre più precaria. “Il morale all’interno del gruppo dei venditori è ai minimi termini - riferisce la street worker e assistente sociale di zebra. Patrizia Insam -. Il timore di restare a casa senza alcuna entrata economica per coprire i costi di riscaldamento, affitto e cibo è grande”. Nel 2019 alcuni venditori di zebra. avevano trovato un lavoro stabile, ma a causa della pandemia hanno perso il posto e ora vendono di nuovo il giornale di strada, un’attività che non equivale a un’occupazione, ma fornisce semplicemente una soluzione “ponte” e di accompagnamento verso un’autonomia e una stabilità lavorativa e abitativa. Ora, questa piccola entrata mensile viene meno per la terza volta in un anno.

 

Un aiuto concreto

 

Lo scorso anno la solidarietà della comunità di lettori ha permesso di evitare il peggio e ha garantito ai venditori un aiuto economico per affrontare e superare il periodo di inattività forzata. Stavolta, oltre alla spedizione del giornale per posta e alla possibilità di effettuare una donazione, è stata messa in campo una soluzione di emergenza: con una spesa minima di 3 euro è possibile acquistare da subito il giornale di strada in tutte le Botteghe del Mondo presenti sul territorio (Bolzano, Formiche Bolzano, Bressanone, Brunico, Val Gardena, Castelrotto, Chiusa, Lana, Laives, Merano, Egna, Campo Tures, Vipiteno e Dobbiaco) e nei seguenti negozi al dettaglio: Ottica Maia a Merano, giardineria Plattner ad Appiano, panificio Riedl a Glorenza, panificio Sellemond a Velturno, giardineria Schullian e Pro Natura a Bolzano (quartiere Gries).

Per il primo numero del 2021, l’edizione di febbraio, la redazione del giornale di strada, composta soprattutto da volontari, ha incontrato persone che nella nostra società spesso si scontrano con ostacoli e barriere e combattono contro i tabù per affermare i propri diritti e per un futuro migliore per tutti. “Questo numero intende infondere coraggio e, inoltre, ci aiuta a pensare che, grazie alla comunità di lettori - sottolinea infine Lisa Frei, caporedattrice di zebra. - il nostro progetto sopravviverà al (probabilmente caotico) settimo anno di vita”.