Politik | MERANO

L'ex deposito appartiene alla STA

Secondo RFI la struttura che ospitava le locomotive è della società provinciale. Dal Medico: “Un museo? Affascinante, ma vedremo se è sostenibile economicamente".
deposito Merano
Foto: G. Riccio

Il dibattito sul tema proprio non esiste, come ha scritto invece un giornale locale. Il tema in sé è però interessante. Ed è questo: che fine farà l’ex deposito delle locomotive in via San Giuseppe a Merano? Se lo chiedono in una interrogazione al sindaco Dal Medico la consigliera e il consigliere del Partito Democratico Daniela Rossi Saretto e Daniele Di Lucrezia. Che scrivono: “Considerato lo stato di abbandono in cui versa l’edificio che fungeva da deposito delle locomotive in via S. Giuseppe all’altezza e sul fronte stradale opposto al cimitero germanico dei Caduti di guerra e considerata la vocazione turistica e la fama della Città di Merano, si interroga l’Amministrazione comunale per sapere da un lato chi sia l’attuale proprietario dell’immobile; se l’edificio sia in stato di sicurezza; se il Comune sia stato incaricato della ristrutturazione e della riqualificazione dell’immobile per riportarlo al suo stato d’origine, serbando così i caratteri storici, architettonici e sociali dell’area della stazione; • se il Comune intenda prevedere la ristrutturazione e la riqualificazione dell’immobile per riportarlo al suo stato d’origine, serbando così i caratteri storici, architettonici e sociali dell’area della stazione; • se sia stata vagliata l’ipotesi di trasformare l’ex deposito in struttura museale, dopo gli opportuni lavori di restauro, per adibirlo ad esempio a museo della ferrovia”.

"Da una prima ricerca sul territorio - spiega l'ufficio comunicazione del Polo Infrastrutture a Salto.bz - l’immobile dovrebbe essere di STA - Strutture Trasporto Alto Adige, data in concessione a SAD. Stiamo aspettando comunque conferma definitiva”.

Consideriamolo un punto di partenza per il lavoro dei tecnici comunali meranesi e una primissima risposta ai due consiglieri del Pd. E il primo cittadino di Merano? “Sono poco informato ma ho già incaricato gli uffici di approfondire la questione – dice il sindaco Dario Dal Medico – e qui mi limito solo a un paio di riflessioni per rispetto istituzionale verso i due consiglieri comunali firmatari. Saranno loro ad essere informati per primi. Posso dire però che l’idea di fare degli edifici un museo non è una cosa nuova. E viene ora riproposta. Stiamo comunueragionando con la Provincia di dare una sistemazione al Centro di mobilità”.

Occorre comunque il benestare di Rfi, ovvero delle Ferrovie italiane? “Questo è certo e non è cosa semplice. Le strutture di cui parliamo sono fatiscenti, le ho riviste proprio questa mattina. Indubbio è il fascino di archeologia industriale ed è intrigante l’idea del recupero. Mi domando però se ne valga la pena economicamente”. Quando ne sapremo di più secondo il sindaco? “Dipende da una serie di passaggi tecnici indispensabili per approfondire tutto. Non poche settimane, temo. Ma attenzione, è sempre stato così sul piano dei tempi di risposta. Spiace, ma è così”.

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Josef Ruffa Mo., 13.03.2023 - 14:21

"Secondo RFI la struttura che ospitava le locomotive è della società provinciale."

"Da una prima ricerca sul territorio - spiega l'ufficio comunicazione del Polo Infrastrutture a Salto.bz - l’immobile dovrebbe essere di STA - Strutture Trasporto Alto Adige, data in concessione a SAD. Stiamo aspettando comunque conferma definitiva”.

... ma il Tavolare ... dove è andato a finire?

Mo., 13.03.2023 - 14:21 Permalink
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Faber Simplicius Mi., 15.03.2023 - 11:22

Antwort auf von Josef Ruffa

Infatti. La risposta alla domanda di chi è la proprietà immobiliare è semplicissima, automatica nel sistema tavolare.
Ciò detto, ricavare un museo (per che cosa??) da strutture fatiscenti poste all'interno dell'areale ferroviario operativo è un'assurdità. E non solo economica. Lì STA ci farà, probabilmente, nuove remise per i treni.

Mi., 15.03.2023 - 11:22 Permalink