Gesellschaft | L'intervista

"Alex, meglio ponte che vicolo cieco"

Valeria Malcontenti, sposata ad Alex Langer dal 1985 fino alla fine: "Dobbiamo avere il coraggio di dirci la verità, Alex amava l'Alto Adige di un amore non ricambiato".
Ponte Langer
Foto: Othmar Seehauser

"Un Ponte di Bolzano intitolato ad Alex? Mi fa piacere, per un po' ho temuto che gli intitolassero un vicolo cieco"... 

Dalla sua casa di Firenze, con l'ironia che fortunatamente non va mai via, Valeria Malcontenti, sposata ad Alex Langer dal 1985 fino al giorno della sua fine a Pian de' Giullari, una vita dedicata all'istruzione e alla cultura, apprende con sostanziale felicità la notizia che Bolzano, dopo tanti traccheggiamenti, finalmente intitolerà ufficialmente un ponte a uno dei suo figli (acquisiti) più illustri.

 

salto.bz: Malcontenti, su questo ponte c'era una pantomima. Da anni era informalmente per tutti già comunque Ponte Langer. Però da parte delle amministrazioni di centrosinistra del Comune si è traccheggiato parecchio prima di decidere di intitolarlo ufficialmente. Probabilmente dopo il conferimento della cittadinanza onoraria a Langer da parte di Sarajevo, la melina sul ponte bolzanino rasentava oggettivamente il ridicolo, e così la cosa si è finalmente sbloccata. 

Valeria Malcontenti: Mi chiami Valeria, il mio nome è Valeria. Ma com'è sto ponte? Lo sa che non l'ho mai visto? Mi dica: è roboante, troppo solenne? Speriamo di no...

No no, al contrario, è anzi un ponte oggettivamente delizioso, pedociclabile, fatto per la gran parte di legno, in effetti un piccolo gioiello.

Ah molto bene, sa cosa le dico? Se faranno una cerimonia e mi inviteranno e potrò venire, ci sarò sicuramente.

La verità è che Alex non riusciva a stare troppo a lungo lontano dall'Alto Adige, dalla sua terra, perché la amava di un amore squassante... ma dobbiamo anche avere l'onestà e la franchezza di dirci che questo amore era per larga parte non corrisposto, è stato sostanzialmente un amore a metà

Prima, con una battuta, ha detto "temevo gli intitolassero un vicolo cieco...". Perché?

Diciamocela la verità fuori dalle ipocrisie, io qualche annetto ce l'ho ma non è che sono rincoglionita. La verità è che Alex non riusciva a stare troppo a lungo lontano dall'Alto Adige, dalla sua terra, perché la amava di un amore squassante... ma dobbiamo anche avere l'onestà e la franchezza di dirci che questo amore era per larga parte non corrisposto, è stato sostanzialmente un amore a metà. I politici locali, quelli che comandavano, guardavano a lui e alle sue idee come a una minaccia, ricordo le battute feroci e sferzanti contro di lui dei Magnago, dei Benedikter... Erano terrorizzati da questo 'ragazzotto' figlio della loro stessa terra che però portava il seme di idee nuove che avevano il potere di atterrirli. Oggi, e sempre di più, tutto il mondo celebra Alex, ma l'Alto Adige, quando lui era in vita, a parte una ristretta frangia di persone, non ha mai ricambiato il suo amore.

Lei ritiene che una parte del tentativo di rimozione della sua figura sia dovuta anche al suicidio?

No, non credo francamente che c'entri molto. Hanno tentato di rimuovere la sua figura per paura delle idee di integrazione e di convivenza che Alex portava avanti non solo lì ma in tutto il mondo. Idee che venivano viste come una minaccia, mentre invece volevano essere un seme di speranza e di futuro per tutti e un insegnamento di amore per tutti, anche per chi le avversava.

Alex, come persona, è stato del tutto suo?

Ma assolutamente no! Al massimo è stato mio solo un po'. La verità è che in fondo Alex era di tutti, perché a tutte e a tutti erano rivolte le sue idee.

 

... ricordo le battute feroci e sferzanti contro di lui dei Magnago, dei Benedikter... Erano terrorizzati da questo 'ragazzotto' figlio della loro stessa terra che però portava il seme di idee nuove che avevano il potere di atterrirli

Noi qui siamo abituati a vedere la situazione dell'Alto Adige dall'Alto Adige. Ma com'è la situazione dell'Alto Adige vista da fuori, da Sarajevo, da Milano, da Firenze? Com'è l'Alto Adige visto dal resto del mondo?

Io non ho certo titolo per parlare del mondo, figuriamoci, posso più modestamente parlare per me stessa. Vedere intere generazioni che frequentano scuole o comunque classi separate, crescono sostanzialmente in modo separato, è una colossale perdita di tempo e uno spreco rispetto alle possibilità di crescita culturale, individuale e sociale che sarebbero possibili. Tutta questa separazione è uno spreco incredibile di potenzialità e di risorse di umanità.

Le cose dai tempi di Alex sono comunque un po' cambiate. Si figuri che in commissione comunale l'intitolazione del Ponte a Langer è passata all'unanimità.

Questa è certamente una cosa bella e positiva che mi conforta, ai tempi sarebbe stato semplicemente impensabile. Ed è comunque il segno che via via, con l'andare del tempo, le idee di Alex si affermano, mentre quelle dei suo avversari, sia pure assai lentamente, sbiadiscono.

Tutta questa separazione è uno spreco incredibile di potenzialità e di risorse di umanità

Si dice che assai spesso non si è profeti in patria. Vale anche per Alex nel rapporto con l'Alto Adige?

Beh, se nel resto d'Italia e d'Europa la sua memoria è sempre più celebratra e in Alto Adige al riguardo si è ancora in forte ritardo, mi pare evidente. A proposito, ma lo sa che anche a Firenze adesso pare stia per partire l'intitolazione di ponte Langer all'Isolotto? Mai dire gatto se non è nel sacco, però se i due ponti potessero 'camminare' assieme sarebbe bello.

Bene, io avrei finito. Valeria, che dice, gliela mando una foto di Ponte Langer?

Grazie, mi farebbe piacere. Aspetti che le dò un indirizzo e-mail, anche se lo apro una volta la settimana. Mandi mandi, lo ammirerò volentieri.

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Karl Trojer Fr., 14.05.2021 - 10:16

Alexander Langer war sicher einer der integersten und fähigsten Politiker, die sich je mit Südtirol befasst haben. Ich habe ihn als einen sehr liebevollen, klaren und geduldigen Menschen erlebt. Seiner lieben Frau Valeria möchte ich herzliche Grüße aus Terlan schicken und sie jederzeit für einen Tag zu uns einladen. Von der Gemeinde Bozen würde ich mir wünschen, dass dem Alexander Langer die Ehrenbürgerschaft zuerkannt wird.

Fr., 14.05.2021 - 10:16 Permalink
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Argante Brancalion Sa., 15.05.2021 - 21:24

Antwort auf von Karl Trojer

Al di là del dovuto, era ora! L'intitolazione davvero simbolicamente azzeccata del ponte era già avvenuta a furor di popolo da anni senza aspettare i tempi soliti della Politica. Ma mi chiedo; la decisione comunale è un ossequio alle idee o alla figura di Alex Langer? Il distinguo mi pare doveroso visto che in Comune non si accenna per esempio all'ingiustizia delle gabbie etniche che resistono nonostante parlare di tedeschi, italiani e ladini soltanto, è ridicolo nel 2021con decine di lingue ed etnie oltre che migliaia di mistilingui presenti nel territorio. Anche l'assenza della Provincia mi dice molto dlla molta strada ancora da fare. Quindi mi pare un tributo alla figura più generale di Alex come ricucitore, come costruttore di ponti e su questo mi trovo più che d'accordo. Per onorare le idee di Alex aspettiamo che chi deve le comprenda, le apprezzi e le metta in pratica. Quella sarà la vera intitolazione che Alex merita e che accarezzerà pure la nostra pelle ormai rugosa.

Sa., 15.05.2021 - 21:24 Permalink