Gesellschaft | DIRITTI

Roaming in Ue, e ora?

Simone Romani, consulente per le telecomunicazioni del CTCU di Bolzano, spiega la situazione relativa a chiamate, sms, mms, traffico dati all’estero nei Paesi europei.
Viaggiatore col cellulare
Foto: Viaggiatore col cellulare

Il Regolamento UE 531/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 giugno 2012 ha disciplinato il roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili all’interno dell’Unione Europea.

Tale norma ha introdotto, a decorrere dal 15 giugno 2017, il divieto di applicare sovrapprezzi aggiuntivi rispetto ai costi previsti a livello nazionale da ciascun Stato membro per le chiamate, gli SMS, gli MMS, la navigazione in internet effettuate negli Stati europei.

In seguito, il regolamento europeo 2015/2120 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015, che ha modificato il suddetto regolamento UE 531/2012 ed anche la direttiva 2002/22/CE (servizio universale e diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica), ha stabilito misure riguardanti l’accesso ad un’internet aperta e un nuovo meccanismo di prezzi al dettaglio.

Il regolamento di esecuzione UE 2016/2286 della Commissione del 15 dicembre 2016 prevede norme di dettaglio sull’applicazione della politica di utilizzo corretto, la metodologia per valutare la sostenibilità dell’abolizione dei sovrapprezzi del roaming al dettaglio e la domanda che i fornitori di roaming devono presentare ai fini di tale valutazione.

Questo in sintesi il quadro normativo. Abbiamo chiesto a Simone Romani, consulente per le telecomunicazioni presso il CTCU di Bolzano (Centro Tutela Consumatori Utenti) di spiegarci quale sia l’ambito di applicazione delle norme sul roaming e di fare il punto della situazione in relazione all’effettiva ottemperanza di tali disposizioni da parte dei gestori nazionali.

“L’innovazione, applicabile sia alle utenze ricaricabili sia in abbonamento, è positiva specie per chi trascorre le vacanze all’estero in Europa o per i lavoratori transfrontalieri che risiedono e trascorrono più tempo nel nostro Paese – dice Romani che fa riferimento alla clausola del “fair use” o di utilizzo corretto del telefono durante la permanenza dell’utente all’estero.

In base a tale clausola il cittadino non può, nel periodo di osservazione di quattro mesi, utilizzare i servizi telefonici più all’estero che in Italia.

“Spetta ai gestori comunicare all’utente lo sforamento dei periodi di tempo trascorsi all’estero così come il superamento del limite dei gigabyte utilizzabili all’estero per il traffico dati” - aggiunge il consulente del CTCU bolzanino.

Tutti i gestori stanno rispettando le norme sul roaming?

In un comunicato stampa dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) del 28 luglio di quest’anno si fa riferimento alla parziale mancata osservanza del “Roam Like at Home” (norme per lutilizzo del telefono all’estero come se si fosse a casa) da parte di TIM e Vodafone: alcune promozioni, tra cui quelle senza costi di attivazione per i clienti, quelle attivabili solo per alcune tipologie di utenze o quelle fruibili per brevi periodi temporali oppure per la fidelizzazione della clientela, sono limitate al solo territorio nazionale.

L’AGCOM ha rilevato altresì con riferimento alla compagnia telefonica Lycamobile condizioni per l’uso del roaming europeo diverse da quelle nazionali sottoscritte dai clienti.

Capitolo a parte è rappresentato dagli operatori virtuali, ossia quei gestori che non hanno una rete propria e devono quindi appoggiarsi alla rete di un’altra compagnia telefonica.

Al riguardo Simone Romani afferma: “Gli operatori virtuali hanno ottenuto la deroga, quindi hanno un anno di tempo per adeguarsi alla normativa, ma con determinate clausole. Considerato che alcuni gestori abbiano richiesto una deroga all'AGCOM, soltanto alcuni gestori hanno tempo maggiore per adeguarsi al regolamento, ma senza specificare quali. Non è chiaro se questa tempistica sia prevista automaticamente oppure solo se richiesta dall'operatore”.

La Commissione europea ha messo a disposizione online schede esplicative delle norme sul roaming disponibili online con riguardo a come funzioni il "roam at home" ed alla cronologia della fine dei sovrapprezzi in Europa nonché un elenco faq comprensivo di 25 domande frequenti con le relative risposte.