Il ricorso di Aspiag contro il provvedimento del comune di Bolzano che impediva l'ampliamento della superficie di vendita da 1.600 a 20.000 mq ha visto anche la partecipazione 'ad opponendum' di Podini Holding, concorrente di Aspiag per quanto riguarda la difficile battaglia del commercio nelle zone produttive. 

La sentenza del Tar di fatto riprende la sentenza della Consulta che aveva dichiarato incostituzionali le restrizioni introdotte dalla legge provinciale 7/2012, varata in fretta e furia per frenare le liberalizzazioni imposte dal governo Monti, definito a più riprese 'il meno amico dell'autonomia'. 

In definitiva, si legge nella sentenza del Tar, "qualsiasi limitazione al commercio, posta dal legislatore provinciale, invade la competenza esclusiva dello stato in materia di tutela della concorrenza ed è in contrasto con il principio generale dell'ordinamento della liberà di apertura di nuovi esercizi commerciali". E per la Corte Costituzionale "anche la Provincia è soggetta a questo principio". 

Insomma: il colosso germanico Aspiag ora potrà procedere con l'ampliamento del megastore situato a due passi dalla fiera di Bolzano. Il tutto mentre il comune di Bolzano gioca la sua complessa partita nei confronti di Benko, che ancora una volta oggi sui giornali fa dichiarazioni quasi sprezzanti ("Servono tanti soldi: io li ho, altri no" al quotidiano Alto Adige).