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Riva, è scontro tra il sindaco e Hager

Mosaner chiude al commercialista & soci. "L'area Miralago è del Comune e il Pup vieta gli hotel. Io tutelerei Du Lac e Lido? Voci mosse da chi fa i propri affari".
Garda Outdoors
Foto: Garda Outdoors

“Con i due imprenditori non c’è nessun dialogo in corso. L’ex colonia Miralago è nella disponibilità del Comune di Riva del Garda fino al 2050 ed è vincolata dal Pup, il piano urbanistico provinciale, proprio per evitare storture. Dicono che la giunta tutela Du Lac e Lido? Beh, chi mette in giro questa voce tutela solo i propri affari”. È alta la tensione fra l’Alto Garda e Bolzano, Trentino e Sudtirolo: assume i contorni di un vero e proprio scontro il rapporto finora a distanza tra il sindaco di Riva Adalberto Mosaner, esponente del Pd, e gli imprenditori Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti. Il pomo della discordia è il progetto di un nuovo hotel a 5 stelle, che sarebbe il terzo per Riva – su cui a sorpresa ha aperto l’Apt con Marco Benedetti – proprio sull’area prestigiosissima affacciata sul lago. Il Comune dice no.

La posizione di Mosaner rischia di avere un costo politico per il sindaco. Hager non è proprio il primo venuto. Commercialista molto noto a Bolzano e in Alto Adige, è consulente per gli investimenti a livello internazionale. Solitamente riceve gli onori delle cronache per i progetti a Bolzano del magnate austriaco René Benko, dei quali l’ultimo è il Waltherpark di via Alto Adige. Un certo segnale al primo cittadino è arrivato già ieri. Si sono viste le crepe nella maggioranza sull’approvazione in consiglio comunale della decadenza del progetto promosso dalla cordata trentino-altoatesina sull’ex Cattoi. Silvia Betta e Giuseppe Giuliani (Pd) e Mirella Serafini (Patt) si sono astenuti assieme alla minoranza. Il no, si può spiegare, è tecnico: il piano attuativo per la fascia lago, che comprende l’ex Cattoi per la quale Hager & Co hanno presentato un progetto di sviluppo edilizio, commerciale e turistico, è scaduto. Tocca farne un altro. Ma è anche un ottimo nodo per prendere tempo, rimandare, secondo la prospettiva vicina agli imprenditori. Per questo visti gli ostacoli a procedere era spuntata l’idea di un possibile scambio: l’ex Cattoi per l’ex colonia Miralago, di proprietà di Patrimonio del Trentino e affidata alla Lido srl del Comune fino al 2050. Mosaner però chiude nettamente anche su questo. È certo che la sua posizione farà discutere. Lo scontro è appena iniziato, anche perché la posta in gioco è molto alta: la realizzazione di un nuovo hotel a 5 stelle, il terzo, a Riva del Garda, perla del turismo regionale e amatissima dal mondo tedesco.

salto.bz: Dalle pagine dell’Adige la settimana scorsa è emerso l’interesse di Hager e Signoretti per l’area Miralago, preferibile per la collocazione di un nuovo hotel di lusso rispetto all’ex Cattoi. Il dialogo con il Comune è in corso?

Adalberto Mosaner: Non c’è nessun dialogo in corso. Ho visto il giornale che riporta questa ipotesi, ma la Miralago è nella disponibilità del Comune fino al 2050. Avevamo ceduto Garda Trentino Fiere a Patrimonio del Trentino, l’ente provinciale, e in cambio abbiamo avuto l’area affidata alla Lido srl, società del municipio.

Vuol dire che il Comune non intende permettere la costruzione e lo sviluppo turistico del complesso?

È un’area di grandissimo pregio, una delle più prestigiose che abbiamo, ed è tutelata dal Pup, il piano urbanistico provinciale. Metà del terreno, quello identificato come rive laghi, è inedificabile e non può ospitare strutture ricettive. Ci vorrebbe una modifica del Pup, che però è un procedimento lungo e molto complesso e il Comune ha fatto di tutto per evitare questa ipotesi.

Il piano per l’ex Cattoi è stato respinto. Solo un no tecnico?

È scaduto il piano attuativo decennale per la fascia lago, il piano Cecchetto. Adesso c’è un anno di tempo per ripianificare.

Ma il progetto della cordata di imprenditori sull’area rientrerà?

Vedremo che cosa entrerà e che cosa verrà presentato. Loro potranno depositare il loro disegno e parteciperanno a tutta la fase. Abbiamo tutto il tempo per la presentazione della variante al Prg, piano regolatore generale. Parteciperanno come proprietà.

Diciamo che da queste risposte lei come sindaco non appare proprio entusiasta dei progetti di Hager e soci su Riva del Garda. Gira una voce molto critica nei suoi confronti, in Trentino e in Alto Adige: che in pratica il Comune stia agendo per tutelare i due alberghi a 5 stelle presenti, il Du Lac e il Lido. Vuole rispondere?

Il Comune non tutela di nessuno. I privati si tutelano da soli, non hanno bisogno dell’amministrazione per farlo. Il Du Lac è l’albergo più antico e prestigioso della zona, non ha bisogno del sindaco di Riva.

Il Lido è gestito dalla Hotel Lido Palace spa, partecipata del Comune.

Per il 51% è della società comunale. Con molta intelligenza ha adottato la classificazione 5 stelle superior. Io tutelo una società del Comune.

Marco Benedetti dell’Apt Garda Trentino ha detto che per un terzo 5 stelle c’è spazio a Riva. D’accordo?

Alberghi a Riva ce ne sono molti, possono fare quello che vogliono, decidere di riconvertirsi alle 5 stelle. La decisione spetta agli imprenditori.

L’accusa nei suoi confronti è politicamente pesante, non trova?

È una voce messa in circolo con particolare attenzione, da chi tutela i propri interessi, non certo quelli degli altri.