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“L’aeroporto è più impattante di Benko”

Referendum sull’aeroporto: per il sindaco di Laives Christian Bianchi la vera partita per la vittoria del NO si giocherà a Bolzano.

“Bolzano fa finta che l’aeroporto non ci sia. È ora che i cittadini si sveglino. L’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano è una cosa assurda per tutti gli abitanti dell’Alto Adige. Non si possono penalizzare 150mila residenti per far arrivare 100mila turisti in più all'anno. Di turisti ne abbiamo già 30 milioni e non hanno fatto altro che aumentare in questi anni, anche senza l’ampliamento dell’aeroporto.”

Non ha avuto peli sulla lingua ieri il sindaco di Laives Christian Bianchi nel serrare le fila in occasione della manifestazione del comitato per il NO all’ampliamento dell’aeroporto, programmata per ieri 12 aprile al teatro di San Giacomo.
Bianchi ha ribadito l’assoluta contrarietà della sua amministrazione e di tutta la Bassa Atesina all’ipotesi della Provincia di tentare il rilancio dello scalo. Supportato dal suo vicesindaco SVP Giovanni Seppi, Bianchi ha annunciato che gli amministratori di Bassa Atesina e Oltradige, in maniera compatta, faranno di tutto in questo mese che li separa dal voto nel referendum consultivo del 12 giugno, per mobilitare i cittadini residenti nella zona. Affinché si rechino al voto innanzitutto, esprimendo quindi la loro assoluta contrarietà al progetto di ampliamento voluto dalla Provincia. 

Dopo di che il sindaco di Laives ha avuto parole di fuoco per il capoluogo, alzando la voce e scandendo “Bolzano svegliati!”, subito supportato dall’applauso dei presenti. Bianchi ha detto di non temere il voto del resto dei residenti in provincia (“in Venosta e in Pusteria prevarrà l’indifferenza e in sostanza andranno a votare solo i contrari”) ma piuttosto il comportamento dei bolzanini. Il sindaco di Laives ha quindi lanciato una frecciata ai molti bolzanini incerti, disinteressati e spesso “inconsapevoli di quanto sta per accadere”. 
Stasera abbiamo invitato tutti e 13 i candidati sindaci di Bolzano per confrontarsi con noi, ma ne è venuto solo uno, Lantschner” ha detto sconsolato Bianchi, facendo un riferimento tutt’altro che velato al centrodestra bolzanino schierato in maniera compatta a favore dell’aeroporto e - probabilmente anche alla SVP del vicesindaco Giovanni Seppi. Quest’ultimo quindi è intervenuto e - dal canto suo - ha lamentato il fatto che molti media non stiano seguendo in maniera obiettiva ed equidistante la questione, parteggiando di fatto per il partito dei Sì all’ampliamento dell’aeroporto. 

Nel corso dell’incontro al teatro di San Giacomo è quindi intervenuto anche il sindaco di Vadena Alessandro Beati, proponendo alcune riflessioni e scegliendo un tono tragicomico nell’esprimerle.
Nel nostro territorio abbiamo 14 chilometri di autostrada, ce l’abbiamo persino nello stemma comunale” ha detto infatti Beati. Rincarando la dose: “ma non basta perché abbiamo una grande discarica, il Safety park con gravi problemi di inquinamento acustico e ambientale e la vicinanza con l’inceneritore”. E passando quindi ad un tono molto più serio.

“Non ci siamo fatti mancare nulla in termini di servizi per tutta la Provincia che hanno sede nel nostro territorio. Abbiamo già dato e non siamo disposti ad accettare altro.”

Nel corso delle relazioni tecniche che hanno preceduto le posizioni politiche degli amministratori comunali di Laives e Vadena, sono stati quindi messi in evidenza i punti chiave che il comitato del NO pone alla base della propria posizione contro l’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano. 

Massimo Gigliotti ha basato le sue considerazioni sul ‘piano di sviluppo’ elaborato da ABD per spiegare in maniera articolata qual è il progetto di potenziamento dell’aeroporto. Gigliotti ha focalizzato la sua attenzione soprattutto sul fatto che è su un (contenuto) aumento dei turisti che si punta tutto. Precisando inoltre che non è vero che in caso di vittoria del NO nel referendum l’aeroporto potrebbe finire in mani ‘straniere (“un decreto del presidente della Repubblica stabilisce che l’aeroporto di Bolzano comunque diventerà a breve di competenza provinciale”). 

A seguire Alessandro Zanvettor ha centrato la sua attenzione facendo un quadro in merito alle preoccupazioni relative ai vincoli del ‘piano di rischio aeroportuale, una prospettiva molto incerta ed in continua evoluzione dal punto di vista legislativo. Ma che comunque vada in caso di ampliamento dell’aeroporto porterebbe numerosi disagi e vincoli allo sviluppo non solo di San Giacomo ma soprattutto nella città di Bolzano. In merito al valore degli immobili nelle zone adiacenti allo scalo Zanvettor ha addirittura parlato del pericolo di un dimezzamento, in caso di ampliamento dell’aeroporto. 

A Marco Bove è quindi spettato il compito di ricordare che è la stessa Convenzione delle Alpi ad invitare i propri territori a limitare lo sviluppo degli aeroporti ed abbandonare le fonti fossili. Bove ha anche detto che l’alta velocità ferroviaria e il tunnel di base del Brennero di fatto rendono inutile l’ampliamento dell’aeroporto. 
In merito all’impatto ambientale dell’aeroporto Bove ha mess in evidenza le contraddizioni esistenti tra lo screening ambientale realizzato da ADB (molto soft) ed invece le valutazioni critiche portate dal comitato ambiente della Provincia stessa che ha invitato a realizzare una VIA completa, esperimento una serie di serie preoccupazioni in merito al forte aumento di emissioni e inquinamento acustico.

Alessandro Zuech, ultimo a prendere la parole per quanto riguarda le relazioni tecniche, ha quindi illustrato quali sono le aree che in caso di ampliamento dello scalo verrebbero a risentire maggiormente dei rumori prodotti dai veicoli più grandi quali Boeing 737 e Airbus 340
Molto stupore nella sala in questo senso ha suscitato l’apprendere che i veivoli in partenza verso nord in un prossimo futuro porteranno più rumore nel quartiere don Bosco di Bolzano, rispetto a San Giacomo. Un motivo in più, forse, per dire ‘sveglia’ agli abitanti di Bolzano che finora non hanno mostrato di appassionarsi più di tanto alla campagna elettorale sul referendum del 12 giugno. 

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Daniele Menestrina Mi., 13.04.2016 - 20:24

Ma a Bolzano città ci saranno delle serate informative come sta avvenendo nel resto della Provincia? Anche perché qua a BZ molte persone con cui parlo sono convinte che l'aeroporto che nascerà sarò un aeroporto di linea da cui si potrà volare in giro per il mondo e quando gli dici che ci saranno invece quasi esclusivamente incoming charter flights cascano tutti dal pero.

Mi., 13.04.2016 - 20:24 Permalink
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alfred frei Do., 14.04.2016 - 09:31

Ultima notizia: il Presidente Kompatscher intende affidare a Hager (Kaufhaus Signa) l'incarico di promotore per la campagna referendaria sull’aeroporto. Dovrebbe già essere in elaborazione un rendering con un aereo charter in volo su Bolzano addobbato da cioccolatino dal quale vengono lanciati petali di rosa sulla città. Secondo la candidata sindaco Anna Pitarelli il futuro per Bolzano è già incominciato.

Do., 14.04.2016 - 09:31 Permalink
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Profil für Benutzer Andreas Gottlieb Hempel
Andreas Gottli… Sa., 16.04.2016 - 11:12

In mia lingua materna:
30 Mio Übernachtungen, 220 000 Gästebetten auf 500 000 Einwohner - das reicht!
Wir brauchen keine Quantität mehr sondern mehr Qualität für Gäste, die Ruhe und Erholung suchen. Europe in a fortnight-guest brauchen wir nicht, solche die nur aussteigen, fotografieren (was denn? den Flughafen?) und weiterfliegen.
Wöchentlich habe ich durchschnittlich zwei Gästegruppen für Weinverkostungen zu führen: sie kommen aus aller Welt, USA, GB, CZ, P, Russland Norwegen usw. Noch nie hat sich jemand darüber beklagt, dass er in München, Verona oder Innsbruck gelandet ist um dann mit Mietwagen, Bus oder Zug Südtirol ganz leicht zu erreichen. Wenn ich Klagen höre, dann nur darüber, warum wir unser Land so zersiedeln, traditionelle Bauten abreißen und durch Allerweltsarchitektur ersetzen und warum meist der Service schlecht ist bei guter Küche und bei ausgezeichneten Hotels. Wenn wir nun Lärm statt Ruhe anbieten, Emissionen statt guter Luft (die es im Winter auch nicht mehr gibt!), wuchernde, hässliche Gewerbegebiete in den Tälern und einen kranken Kalterersee statt klarem Wasser - wer hat dann noch Lust zu kommen? Dann brauchen wir den Flughafen nur dafür, hier möglichst schnell wieder wegzukommen!
Bitte stimmen sie alle gegen eine Erweiterung dieses sinnlosen Projekts politischen und wirtschaftlichen Größenwahns!
Andreas Gottlieb Hempel
Prof. Dr.arch. Publizist, Sommelier, Genussbotschafter Südtirols und Natur- u. Landschaftsführer, der seit 55 Jahren Südtirol liebt und es nicht erträgt wenn auf dem Ast, auf dem man sitzt, gewissenlos gesägt wird.

Sa., 16.04.2016 - 11:12 Permalink