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Canne al Vento

C’è un breve momento dell’anno in cui la chiesa di San Giuseppe ai Piani di Bolzano diventa all’improvviso un vivace centro della musica classica.
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Foto: www.cannealvento.net

Il festival, giunto alla sua nona edizione, si articolerà quest’anno su quattro date dal 18 al 25 maggio. Quattro concerti di un’ora, un formato agile adatto anche a chi non è abituale frequentatore delle sale da concerto, ma con programmi e artisti di alta qualità.
La rassegna ideata da Claudio Astronio è nata intorno all’organo della chiesa di San Giuseppe, costruito da Andrea Zeni nel 2006. Negli anni sul coro della chiesa si sono esibiti artisti del calibro di Paolo Fresu e Michel Godard, e i programmi musicali hanno spaziato dalla musica rinascimentale alle partiture contemporanee, attraversando anche il jazz e la musica popolare.
Il piccolo festival ha il merito di portare in un quartiere periferico un’offerta musicale di tutto rispetto, promuovendo un momento di aggregazione all’insegna della cultura e della scoperta di un particolare connubio, quello tra l’organo e gli strumenti a fiato (ma non solo).

Canne al Vento apre quest’anno il 18 maggio alle ore 20.30 con un concerto dedicato alla musica antica e ad uno strumento molto particolare, il cornetto. Gli interpreti sono i portoghesi João Vaz e Tiago Simas Freire, entrambi estremamente attivi come musicisti ma anche come musicologi, in particolare impegnati nella riscoperta della tradizione musicale portoghese. Freire è senza dubbio uno dei più apprezzati interpreti del repertorio per cornetto e si è esibito con formazioni di fama internazionale come “La Fenice”, “Concerto Soave” e “Cappella Mediterranea”.

A seguire, venerdì 22 maggio, sempre alle 20.30, un altro appuntamento dedicato ad uno strumento quanto meno bizzarro ma estremamente affascinante. Il protagonista del concerto è infatti il corno delle alpi, il grande corno il cui suono evoca paesaggi sconfinati, battaglie lontane e luoghi fantastici. Il concerto dal titolo Segnali Sonori, è interamente costituito da partiture di grande atmosfera e suggestione, dalle cantate di Bach permeate di spiritualità barocca a brani romantici e contemporanei tra cui il curioso The Great Horn of Helm, scritto da Giovanni D’Aquila ed ispirato all’epico corno del Fosso di Helm descritto nel Signore degli Anelli di Tolkien. A dare fiato all’ “Alpenhorn” sarà Carlo Torlontano, che è stato a lungo primo corno dell’Orchestra della Rai di Torino, ma che da anni si dedica all’attività solistica come uno dei più apprezzati specialisti di questo strumento. All’organo invece Francesco di Lernia, che ha inciso per Universal e si è esibito con alcune grandi formazioni europee come i Wiener Philharmoniker.

Il 23 maggio sarà la volta dell’Austro Ensemble, ed in questo caso il concerto sarà interamente dedicato all’ensemble di fiati. Questa formazione si esibisce su strumenti storici ma fa esattamente l’opposto di quello che ci si aspetta da un gruppo che della filologia ha fatto il suo baluardo. Il programma è infatti un’ardita serie di falsi d’autore: mantenendosi fedeli alla prassi storica questi musicisti ripercorreranno la storia della musica dal Rinascimento alla musica americana della metà del Novecento, in un percorso ricco di autoironia. Il quintetto formatosi in seno al progetto della “Theresia Youth Baroque Orchestra”, orchestra giovanile per strumentisti dediti alla musica su strumenti storici, è costituito da giovani professionisti formatisi nelle migliori scuole e accademie europee ed originari di Spagna, Francia ed Italia.

La rassegna conclude poi davvero in bellezza il 25 maggio, sempre alle 20.30, con i solisti dei Wiltener Sängerknaben, uno dei più importanti cori di voci bianche d’Europa, con sede ad Innsbruck, diretto da Johannes Stecher. All’organo troviamo lo stesso Stecher, che ha elaborato per l’occasione un programma in cui la “Regina”, dialoga con il più intimo strumento dell’uomo: la voce. Due soprani, due contralti, due tenori e due bassi si produrranno in un repertorio di musica sacra che spazia da Bach a Mendelssohn. Un’occasione unica per ascoltare alcune tra le migliori voci d’Europa