Umwelt | sostenibilità

È arrivato il “brand” Plastic Free

Prime iniziative di raccolta rifiuti, a Bolzano e Merano, per la onlus italiana nata nel 2019 e cresciuta esponenzialmente grazie a un preciso progetto di marketing.
Plastic Free Merano
Foto: Plastic Free Merano

È arrivata anche in Sudtirolo “Plastic Free”, l'associazione nazionale che – in soli due anni di vita – è riuscita ad accreditarsi nell'universo ambientalista con la raccolta di rifiuti nelle città italiane, rigorosamente sotto la propria bandiera con la tartaruga. Dopo le prime iniziative a Merano, ieri (domenica 13 giugno) si è svolta un'attività a Bolzano: “Abbiamo raccolto circa una quarantina di chili, nella zona attorno allo stadio Druso, praticamente nel raggio di meno d'un chilometro” spiega a salto.bz il referente cittadino dell'associazione, Marco Scigliuolo. “Per non parlare delle sigarette, moltissime. Stiamo coinvolgendo la start-up Re Cig di Trento, che si occupa di raccogliere e riciclare sigarette ricavandone plastica, utilizzata poi in montature per occhiali. Il secchio raccolto andrà a loro”.

 

Per l'iniziativa “abbiamo collaborato con la Seab che gentilmente ci offre tutto il materiale di cui abbiamo bisogno”. Lo conferma l'assessora all'ambiente della Città di Bolzano Chiara Rabini: “Ci hanno inviato richiesta di collaborazione che la giunta ha approvato con la collaborazione di Seab per i sacchi e il ritiro rifiuti”.

 

Da dove arriva Plastic Free

 

L'iniziativa si presenta sul proprio sito con intenti nobili: un'organizzazione di volontariato che ha come obiettivi ambiziosi “informare e sensibilizzare più persone possibili per un mondo #plasticfree” e “liberare il mondo dalla plastica”, perché “insieme possiamo fare la differenza e cambiare in positivo questo pianeta”. Insieme, come abbiamo visto, alle imprese: tra gli sponsor di Plastic Free figurano infatti l'azienda di telefonia Oppo, Tua assicurazioni, la carta di credito Flowe (di Banca Mediolanum), Regina (marchio del gruppo lucchese Sofidel), l'azienda di autotrasporti Nord-Line di Roma, il brand d'abbigliamento “roberto collina” e di cosmetici “comfort zone” (marchio della Davines S.p.A., che in altre forme ha già sostenuto Legambiente, Slow Food e Sea Shepherd).

 

Al sostegno attivo dei privati si accompagna una strategia di marketing e affiliazione abbastanza “aggressiva”, con bandiere, magliette e cappellini brandizzati presenti (e fotografati) a ogni iniziativa. “Era il momento di intervenirespiega al Corriere della Sera il fondatore e presidente Luca De Gaetano – ma cosa poteva fare un piccolo imprenditore appassionato di marketing? Potevo solo mettere in campo le mie competenze per iniziare un lungo processo di sensibilizzazione”. In brevissimo tempo Plastic Free ha raggiunto 280mila mi piace su facebook (Legambiente, che svolge attività analoghe, ne ha 150mila) e innumerevoli partnership istituzionali dal Po fino alla Sicilia.

 

Un protocollo d'intesa col Comune?

 

I Comuni possono firmare infatti un “protocollo d'intesa” con l'associazione “per trasformare il Comune in Ente Plastic Free, con la consegna della nostra bandiera”. Il protocollo impegna l'amministrazione a concedere il patrocinio gratuito (autorizzando le attività sul territorio e, se richiesta, l’occupazione gratuita di suolo pubblico per l’installazione di un gazebo informativo), a garantire l’intervento dell’ente di raccolta rifiuti locale per il ritiro dei sacchi al termine delle iniziative, a emanare una (generica) “ordinanza che limiti l’utilizzo della plastica monouso” e infine a corrispondere all'associazione un supporto economico annuale che – per i comuni superiori ai 15mila abitanti – arriva ai tremila euro. In cambio dell'inserimento nel circuito dei "Comuni Plastic Free".

 

È in corso un dialogo per rendere Bolzano 'Plastic Free' attraverso un protocollo d'intesa – conferma Scigliuolo –, così non ci sarebbe più bisogno di dover chiedere permessi e potremmo organizzare molti più eventi in futuro. Inoltre Bolzano verrebbe aggiunta, sul sito ufficiale dell'associazione, all'elenco di comuni che hanno aderito all'iniziativa”. Infine “a settembre vorremmo fare attività di sensibilizzazione nelle scuole, anche con rilascio di crediti scolastici”. E intanto la tartaruga su sfondo blu, piano piano, conquista sempre nuovi territori.