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Come una metropoli

L’occupazione in Alto Adige è a livelli record e si guadagna di più rispetto al resto del Paese. Ma in tasca quanto resta?
Lavoro
Foto: Pixabay

In Alto Adige il tasso di occupazione nella fascia di età 15-64 anni sfonda quota 75,3%, il 2,1% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Traduzione: 3 altoatesini su 4 hanno un lavoro. Permangono i gap di genere; il tasso di occupazione è più alto fra gli uomini (81,5%) che tra le donne (69,1%), mentre sulle retribuzioni nel settore privato in Alto Adige si guadagnano mediamente 0,75 euro in più all’ora rispetto alla media nazionale. Stabile, invece, il tasso di disoccupazione “destagionalizzato”, che rimane assestato a quota 2,9% per un totale di 7.500 persone in cerca di lavoro.

“Dopo un periodo di piena occupazione il mantenimento dei livelli occupazionali e la creazione di nuovi posti di lavoro sono stati indicati 5 anni fa dai partner di coalizione come le priorità principali della nostra attività di governo. Osservando i dati più recenti, possiamo dire che i risultati ci danno ragione - commenta il presidente Arno Kompatscher -. Un successo possibile anche grazie alla buona e stretta collaborazione con le parti sociali. Tutte le decisioni più importanti sono state prese grazie ad un percorso fatto di confronto, ma anche di rispetto, e tutti abbiamo lavorato assieme per la loro concreta applicazione. Proprio il fatto di operare in sintonia e con spirito di collaborazione rappresenta una delle caratteristiche della nostra terra che dobbiamo non solo difendere, ma sviluppare ulteriormente nel futuro”.

La lettura dei dati non è tuttavia esclusivamente positiva, fanno notare Michele Buonerba e Dieter Mayr, segretari generali della CISL locale. “Il costo della vita in Alto Adige è paragonabile a quello di una metropoli e pertanto i pochi soldi che si guadagnano in più della media nazionale sono ampiamente assorbiti in particolare dagli elevati prezzi delle case”, osservano i due sindacalisti secondo cui avere un lavoro non basta e “solo una contrattazione territoriale che preveda salario e welfare integrativo possono permettere un miglioramento complessivo della vita di chi lavora”.

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Massimo Mollica Do., 13.12.2018 - 11:25

Scritta così sembra che non vada poi così bene. In realtà ci sarebbe dare fare due ragionamenti, che però nessuno fa, giornalisti di Salto compresi:
1) perché la realtà lavorativa va così bene qui in Alto Adige Südtirol? Perché siamo al top e gli altri no?
2) perché gli immobili costano così tanto? Qual'è il motivo? (e il fatto che i politici locali non ne parlino è solo a causa delle loro incapacità?)

Ci sarebbe da fare due belle inchieste con relativo libro...

Do., 13.12.2018 - 11:25 Permalink