Kultur | Eccellenze italiane

“Un grande prestigio”

Giorgio Camuffo, docente di Visual Communication all’unibz, sul suo ruolo di ambasciatore all’Italian Design Day e sulle prospettive dei giovani progettisti.
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Foto: Arte in Barriera

Si chiama “Italian Design Day” ed è un’iniziativa della Farnesina e della Triennale di Milano che prevede lo svolgimento, nelle principali città del mondo, di iniziative di promozione culturale ed economica sul design italiano a cura di 100 ambasciatori del settore. Fra questi ci sarà anche Giorgio Camuffo, docente di Visual Communication alla Facoltà di Design e Arti alla Libera Università di Bolzano (dove è professore associato, dal 2011), invitato dal Ministero degli Esteri e dall’ambasciata italiana a Tallin, in Estonia, dove terrà una conferenza per i colleghi e le imprese del paese baltico.

Le varie esposizioni de “la carica dei 100”, va da sé, costituiranno un’opportunità per mostrare in tutto il mondo un’eccellenza tutta italiana. La giornata internazionale del Design italiano coinvolgerà l’intera rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. “È una carica importante e per me è un grande onore e prestigio essere fra i nominati, sono molto contento anche perché nel campo del graphic design siamo sono in due ad essere stati insigniti di questo ruolo, io e Leonardo Sonnoli”, riferisce con una certa soddisfazione Camuffo a salto.bz, “lo trovo un evento molto importante quello che si terrà il prossimo 2 marzo e vista l’ampia partecipazione di designer, editori, curatori che lavorano nel campo sarà un’ottima occasione per rafforzare l’immagine del design italiano nel mondo”.

Nella capitale estone Camuffo parlerà naturalmente di design e in particolar modo della grafica, suo campo d’azione, attraverso la lente del suo lavoro, compreso quello curatoriale, e anche dell’impegno che come docente porta avanti a Bolzano. Il graphic designer e art director originario di Venezia, del resto, vanta un curriculum di tutto rispetto, qualche esempio: ha insegnato allo IUAV di Venezia e ha sviluppato progetti in collaborazione con enti e istituzioni come Triennale di Milano, Fabrica di Benetton, Palazzo Pitti, Palazzo Grassi, la Biennale di Venezia, Museo del Design di Milano. Ha curato, inoltre, nel 2016, il padiglione italiano – che ospitava l’istallazione White Flag - alla prima Biennale di Londra e ha recentemente pubblicato il libro “Bodoni”, una biografia illustrata del celebre tipografo piemontese.

Una riflessione d’obbligo, infine, su quelle che sono le prospettive per le giovani generazioni attive nel mondo del design: “Credo - sostiene Camuffo - che, da una parte, sia un momento molto difficile per via della crisi economica che investe non solo l’Italia ma il mondo intero, dall’altra che sia anche un momento importante per il design che non è più quello che intendevamo noi fino a qualche anno fa ma è una disciplina che sta andando in tantissime direzioni diverse grazie anche al digitale e alle nuove tecnologie, alle possibilità che internet offre, insomma. I giovani capaci di comprendere questa complessità saranno sicuramente avvantaggiati, e di ragazzi in gamba e interessanti a Bolzano ce ne sono, penso ad esempio allo studio Mut, e poi il capoluogo ha una Facoltà di design eccellente”.