Gesellschaft | Sensibilizzare

“Io rinuncio”, e tu?

L’iniziativa lanciata per il periodo della Quaresima da 61 organizzazioni altoatesine. Il messaggio del vescovo Muser: “Non abbiate paura di persone di altre religioni”.
"Io rinuncio"
Foto: Caritas

61 organizzazioni e istituzioni dell’Alto Adige per invitare all'unisono a vivere il periodo della Quaresima più consapevolmente, mettendo in discussione abitudini e atteggiamenti quotidiani per, eventualmente, cambiarli. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Io rinuncio” 2018 e ogni settimana saranno proposti tre consigli concreti sui social network da condividere con i propri amici e conoscenti (chi volesse riceverli via e-mail può iscriversi all’indirizzo [email protected]).

“A ciascuno di noi fa bene fermarsi un momento, interrogarsi sulle proprie abitudini, rompere comportamenti consolidati e diventare più consapevole dei propri atteggiamenti. Ciò rafforza la nostra personalità, la salute, e consolida anche le relazioni interpersonali. I 40 giorni della Quaresima offrono a tutti noi una buona occasione per fare ciò”, sottolinea Peter Koler del Forum Prevenzione, che assieme alla Caritas, al Katholischer Familienverband, all’Intendenza scolastica tedesca e ladina e all’Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste ha dato vita a questa azione 13 anni fa.

Fra le iniziative proposte, in cui viene caldamente sollecitata la partecipazione della cittadinanza, quella della Caritas, che prevede la condivisione di un momento della giornata con persone che spesso vengono escluse dalla società a causa di diverse problematiche: si potrà prendere parte a una serata musicale con persone con disabilità fisiche e mentali, confrontarsi in un torneo di ping-pong con ex detenuti, dare pasti caldi a migranti e persone senza tetto e molto altro (gli interessati possono contattare la Caritas durante la Quaresima all’indirizzo e-mail [email protected] scrivendo come oggetto della mail  “Regalare tempo” o telefonare allo 0471 304 334).

E ancora, il progetto del Katholischer Familienverband per sensibilizzare le famiglie a vivere in modo più sostenibile; quello dell’Associazione delle contadine sudtirolesi che mette al centro il volontariato; i tre incontri promossi da Infes – Centro specialistico per i disturbi alimentari - con Ivonne Daurù, esperta in alimentazione e coach nutrizionale - il cui focus sarà sul mangiare con più consapevolezza, dando soprattutto importanza ai propri fabbisogni fisiologici e meno ai pensieri compulsivi intorno al cibo (maggiori informazioni sul sito web, allo 0471 970039 o via mail [email protected]); o la proposta del JUKIBUZ (che fa parte del Südtiroler Kulturinstitut) che consiste nell'insegnare ai bambini e adolescenti l’utilizzo consapevole della madrelingua (più info sul sito oppure via telefono allo 0471 313830).

Con l’inizio del periodo di Quaresima è giunto puntuale anche un messaggio del vescovo Ivo Muser che invita i fedeli a “non avere paura di persone di altre religioni e con altre visioni del mondo” e a “non alimentare polemiche o populismi contro chi la pensa diversamente”.