Umwelt | Il censimento

Monumenti verdi

In Provincia di Bolzano 44 dei 2.407 "patriarchi" censiti dal ministero delle Politiche agricole a livello nazionale. Alberi che rappresentano un patrimonio nazionale.
Sequoia
Foto: upi

Il fusto più ampio, tra quelli dei 44 alberi monumentali censiti nel territorio della Provincia Autonoma di Bolzano, è quello di un Castagno ben piantato ai 745 metri di Albion, nel Comune di Laion: la circonferenza misura 13,22 metri. Tocca i 46 metri, invece, l'albero più alto, una Sequoia gigante ai 1.020 metri di Sant'Anna - Fennhals, nel Comune di Cortaccia. Per vedere uno dei quarantaquattro, però, basta andare nel piazzale della Stazione di Bolzano, dove c'è un Platano comune alto 35 metri e mezzo e il cui fusto misura oltre 5 metri e mezzo di circonferenza. Chi volesse camminare, per raggiungere il "monumento verde" più in alto, deve risalire la Val d'Ultimo, e arrivare sopra malga Pichl, in valle Klapfberg: a 2.100 metri sul livello del mare c'è un gruppo di larici il più ampio dei quali ha 4 metri e dieci centrimetri di circonferenza metri, per 29 metri di altezza.

L'elenco degli alberi monumentali della Provincia Autonoma di Bolzano, disponibile in rete sul sito del ministero delle Politiche agricole e forestali, offre senz'altro l'opportunità di pianificare una gita domenicale.
Il censimento dei 2.407 patriarchi d'Italia, però, non ha finalità esclusivamente turistiche: tutti gli alberi segnalati si contraddistinguono per un elevato valore biologico ed ecologico, dovuto a fattori come età, dimensioni, morfologia e rarità della specie), o anche per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono nei luoghi che li ospitano. 

"Questo primo elenco rappresenta uno strumento utile per diffondere la conoscenza di un patrimonio naturale e culturale collettivo di inestimabile valore", ha osservato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. "Gli alberi monumentali hanno un forte valore identitario per molte comunità e per questo vogliamo promuovere e valorizzare la loro conoscenza tra i cittadini".

L'ultimo censimento dei "monumenti verdi" risaliva al 1982 e ne contava 1.405. Nel 2013 una legge statale ha stabilito la tutela e la valorizzazione omogenea di questi alberi, e l'obbligo di censirli entro un anno. Il lavoro, che ha impegnato soprattutto i Comuni, ha però richiesto più tempo del previsto, e così si è arrivati a oggi. Nell'elenco trovano posto individui singoli, filari, gruppi e alberature, radicati in contesti agro-silvo-pastorali o urbani. Tra questi svetta il castagno di Melitani, un esemplare di 400 anni al confine del Parco nazionale della Sila, soprannominato "il castagno del cielo" perché i suoi rami puntano dritti all'azzurro, e soprattutto l'olivo sardo di S'Ortu mannu, battezzato "la regina del grande orto": rappresenta ciò che rimane del nucleo più antico impiantato dai monaci benedettini in epoca Medievale.

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luigi spagnolli Do., 15.02.2018 - 17:38

Il citato larice della Val d'Ultimo misura 410 cm di circonferenza e 29 m di altezza. Se fosse alto 410 metri sarebbe l'albero più alto del mondo con amplissimo margine, e corrisponderebbe ad un palazzo di 100 piani, non di 10. Così come la matematica, anche la dendrologia non è un'opinione

Do., 15.02.2018 - 17:38 Permalink