Politik | La manifestazione

Cortina va vissuta, non consumata

I residenti si mobilitano contro la speculazione del territorio, che danneggia gli abitanti per favorire turisti e società esterne: “Vogliamo servizi per la popolazione”.
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Foto: Voci di Cortina

Le Olimpiadi invernali, la pista da bob e il villaggio olimpico sono solo la punta dell’iceberg, l’ultimo capitolo della travagliata storia di speculazione e svendita del territorio di Cortina d'Ampezzo. Prima dell’epidemia “Covid 19”, il settore alberghiero registrava complessivamente circa 1.100.000 presenze annue. Attualmente, solo il 20% del patrimonio immobiliare risulta di proprietà dei residenti, che gestiscono appena un terzo dell’ospitalità alberghiera e meno della metà del commercio al dettaglio della piccola cittadina. Una percentuale destinata a diminuire ulteriormente, dal momento che gli imprenditori locali, prossimi alla pensione, a causa dell’elevata emigrazione e dell’aumento dell’età media della popolazione difficilmente potranno passare il testimone. Un andamento destinato a favorire ancora di più le società esterne che, avendo maggior disponibilità di capitale, potranno rilevare le proprietà rimaste in mano agli ampezzani.

 La manifestazione del 18 marzo 2023 nasce per dire basta a questa gestione irresponsabile


Per il Comitato Civico Cortina è arrivato il momento di farsi sentire e lancia questo sabato, 18 marzo 2023 la mobilitazione “Riprendiamoci Cortina” per reclamare più servizi per la popolazione residente.



“La linea politica dell’Amministrazione comunale è chiara: sì agli interessi foresti, no alle necessità dei cittadini cortinesi – si legge nell'appello –. Non ci sono soldi per la sistemazione del Cinema Eden, la piscina è chiusa da 11 anni, la ciclabile è in uno stato pietoso, la manutenzione degli edifici pubblici è penosa, i tombini sono otturati, si sfrattano i bambini dell’asilo nido e della scuola privata, si chiude il convitto, il bando per il parcheggio in largo Poste va deserto, il tennis a Sopiazes non si sa che fine farà, le piste da fondo sono chiuse ed è interrotto il collegamento con Dobbiaco, i lavori all’Ospedale Codivilla sono fermi, si vuole smantellare la stazione degli autobus e delle corriere per farci dei condomini  e un centro commerciale. Uno tale venuto da Roma  – prosegue la nota – ci dice che il villaggio olimpico verrà costruito a Campo, invece che a Fiames, com’era previsto nel dossier olimpico, in barba alle proteste degli abitanti; la pista da bob, voluta da Zaia, ha suscitato non pochi malumori; pare si farà una galleria a doppia canna di 4 km e mezzo tra Campo e Fiames, con ponti, viadotti, svincoli, con un cantiere che ci sconvolgerà per chissà quanto tempo. Tutte opere calate dall’alto – denunciano i residenti – che i cittadini si trovano a subire senza un minimo coinvolgimento, senza aver visto i progetti, senza un confronto; tutto ciò gestito totalmente da un gruppo di persone di fuori, che nulla hanno a che vedere con noi, con la compiacenza dell'Amministrazione comunale. Gli Amministratori pubblici, invece di mostrare i progetti ai cittadini, vanno sui giornali con le conferenze stampa della Regione, del CONI, della Fondazione per mettersi in bella mostra parlando di opere inesistenti. La manifestazione del 18 marzo 2023 – conclude il comitato – nasce per dire basta a questa gestione irresponsabile. C’è la possibilità di portare la propria presenza come testimonianza: facciamoci sentire”.

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Josef Fulterer Mi., 15.03.2023 - 06:32

Antwort auf von Dietmar Nußbaumer

Hoffentlich gelingt es den vernünftigen Cortineser Bürgern, "die Gemeindeverwaltung zu überzeugen," dass nach der Verräumung der seit Jahrzehnten vergammelten Bob-Bahn, diese für die Gemeinde Unkosten verursachende und Landschafts-Vergewaltigung in Cortina, "den nachkommenden Cortineser Bürgern diese Natur-verwaltigende Sinn-lose und Gemeinde-Vermögen fressende Last, nicht für weitere Generationen zugemutet werden darf!"

Mi., 15.03.2023 - 06:32 Permalink
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kuno prey Mo., 20.03.2023 - 06:04

als 1956 cortina d‘ampezzo in glanz und gloria die olympischen spiele abhielt, waren wir südtiroler noch arm und sehr bescheiden. cortina hat in den letzten 30 jahren enorm abgebaut; wir hingegen haben aufgebaut, aufgebaut und aufgebaut, von einer unkontrollierten gewinnsucht getrieben. nun stehen wir, südtirol, auf einem scheideweg: oder weiter zerstörerisch und rücksichtslos irren, oder einmal anhalten, tiefe ein und ausatmen und uns neu, verantwortungsbewusst(er) orientieren, den weg für unsere neffen offen lassen, nicht versperren.
klimaland südtirol!

Mo., 20.03.2023 - 06:04 Permalink