Zelensky
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Chronik | Finferli e nuvole

Goebbels come Zelenskij

Qualche giorno fa ho cercato sul web la storica testata russa Argumenty i Fakty per vedere cosa scrive. Era considerato un giornale equilibrato. Sino ad ora.

Dove si andava a Bolzano per comprare i giornali più difficili da trovare? Qual era/qual è l'edicola più fornita in città?
Quella in piazza Walther, certamente, gestita fino a poco tempo fa dalla famiglia Modesto.
Una cosa che mi ha sempre sorpreso era la stampa russa. Si potevano (adesso è un po' che non ci vado) trovare settimanali e quotidiani. Ora c'è internet. Ma quindici anni fa l'offerta in rete non era così completa. Così ogni tanto ci facevo un salto, all'edicola.

I cechi, da noi salvati durante la seconda guerra mondiale, aiutano i nazisti ucraini.

Mi colpiva la prima pagina di Argumenty i Fakty, proprio vicino all'Espresso o a Internazionale. Con carattere rosso su carta bianca. Ne compravo una copia, anche per esercitare un po' il mio russo. Era considerato un giornale equilibrato. Qualche giorno fa sono tornato sul web per vedere cosa scrive la storica testata. Non metto le virgolette e non cito precisamente perché in questa gran melassa di propaganda russa non ha senso. Chi vuole rintraccerà facilmente le tre frasi sotto:
Zelenskij come Goebbels. I cechi, da noi salvati durante la seconda guerra mondiale, aiutano i nazisti ucraini. Gli forniscono panzer.
Due nostri lettori ci segnalano due media veramente interessanti. Con il traduttore online si può avere una versione più che discreta:

Possiamo farci un'idea più completa.

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Profil für Benutzer Massimo Mollica
Massimo Mollica Fr., 15.04.2022 - 10:11

Rinnovo l'invito a ceracre di trovare una formula per "!opsitare" giornalisti russi indipendenti. La guerra è atroce per il popolo ucraino ma la si combatte anche con il giornalismo indipendente di gente libera russa. Confermo che https://holod.media/ è eccezionale, e non solo perché è indipendente, ma perché pubblica interviste e inchieste che, senza offesa, in Salto non si trovano. E tutto questo in un regime dittatoriale che non si pone il problema di arrestare un dissidente (Kara-Murza) per il solo fatto che ha una camminata strana. Non conosco il russo e non comprendo il cirillico (che onestamente, fosse per me, cambierei in lettere latine) ma con il traduttore google si comprende benissimo ogni articolo. Una menzione speciale a Sasha, artista indipendente, arrestata perché metteva delle frasi contro la guerra nelle targhette dei prezzi del supermercato. Rappresenta la parte bella di questo mondo. Un abbraccio simbolico!

Fr., 15.04.2022 - 10:11 Permalink