Gesellschaft | DAL BALTICO A ROMA

Bolzano come Santiago de Compostela

Tre associazioni chiedono di fare della città lo snodo organizzativo per chi percorre l'antica via Romea Germanica, che unisce Stade alla capitale. Sì del sindaco.
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Foto: Turismo beni culturali

Tutte le strade portano a Roma. Ci si può muovere in auto, lungo l’autostrada, o in treno, sempre se la linea è libera, magari con l’alta velocità. Ma il cammino si può percorrere anche in bici, oppure a piedi, tempo permettendo, per conoscere davvero il territorio che si attraversa e seguendo le orme dei viaggiatori del passato (privi di cellulare, gps, booking, airbnb di sorta) aiutati solo dalle stelle e dalle loro buone gambe.

 

L'Unione europea a piedi

Bolzano e Trento, così come la Bassa Atesina e la Valsugana che dal Trentino porta verso Padova sono parte integrante dell’antica via Romea Germanica che da Stade, nel nord della Germania, conduce alla capitale dei papi. “Un Cammino attraverso tre diversi Paesi come Germania, Austria, e Italia. La via Romea Germanica rappresenta quasi un’antica antesignana dell’Unione europea”. Così la presenta la Direzione turismo del Mibact, ministero dei beni culturali. La sua prima descrizione risale al XIII secolo e si deve agli annali dell’abbazia di Stade del 1236, opera dell’abate Alberto al rientro da un pellegrinaggio a Roma.

 

 

Valorizzare il percorso

Perché no, si può fare anche in direzione “contraria”, verso nord e quindi Innsbruck, Ausburg, Bad-Neustad, Vernigerode e infine Stade, vicino al Baltico, attraversando Austria e Germania fuori dalle grandi città. Per valorizzare il percorso e in generale questa forma di turismo slow, sempre più praticata in Europa, l’associazione Via Romea Germanica (di cui la città di Bolzano è socia dal 2012) intende costituire una “Associazione europea per la via Romea Germanica” con la Jerusalem Way austriaca e la Romweg Forderverein germanica (Eavrg) per ottenere il riconoscimento come itinerario d’interesse culturale europeo.

 

Ok del Comune

La giunta, come ha detto il sindaco Caramaschi, ha accolto la proposta. L’esecutivo ha dato il suo via libera affinché Bolzano possa diventare sede legale e operativa della nuova associazione europea. Verrà individuata una struttura (ufficio comunale o azienda di soggiorno) che funga da referente, inoltre si lavorerà per organizzare a breve un evento nel capoluogo per la firma della costituenda associazione europea. “Le associazioni chiedono che Bolzano possa diventare punto centrale, organizzativo, prenotativo per tutti coloro che intendono fare il percorso in toto o in parte. Noi abbiamo aderito. Questo tipo di turismo si sta sviluppando e così come ci sono migliaia di turisti che si muovono verso Santiago de Compostel,a altrettanti si muovono già o potrebbero muoversi su questa rotta centrale”.

Le associazioni chiedono che Bolzano possa diventare punto centrale, organizzativo, prenotativo per tutti coloro che intendono fare il percorso in toto o in parte. Noi abbiamo aderito. Questo tipo di turismo si sta sviluppando e così come ci sono migliaia di turisti che si muovono verso Santiago de Compostela, altrettanti si muovono già o potrebbero muoversi su questa rotta centrale (Caramaschi)

 

 

Tre Paesi, 94 tappe

Il cammino si snoda lungo 2.200 chilometri percorribili a piedi e in bici. Attualmente gli itinerari riconosciuti a livello europeo sono 33 e il riconoscimento permetterebbe alla via Romea di mettersi in rete sullo stesso piano di rotte come il Cammino di Santiago o la Transromantic. Nel complesso la via attraversa 3 Paesi, in 94 tappe (23-24 chilometri la lunghezza media), 44 in Germania, 4 in Austria e 46 in Italia. Nel libro di Simone Frignani (2016, per Terre di mezzo editore) il dettaglio delle tappe italiane. Il 50% del percorso avviene “su sentieri, mulattiere e carrarecce sterrate” e tocca le altezze massime dei valichi di Brennero (1.370 metri) e di passo Serra sull’Appennino (1.150 metri, nella foto in alto).

In regione l’itinerario copre dal confine con l’Austria Vipiteno, Bressanone, Chiusa, altopiano del Renon, Bolzano, valle dell’Adige, Trento, lago di Levico dove segue il fiume Brenta verso Bassano del Grappa.

Per dormire lungo la rotta, informa il Mibact, i moderni pellegrini possono accedere agli “Ospitali” – strutture appositamente convenzionate – tramite una credenziale rilasciata ai viaggiatori dall’Associazione Via Romea Germanica.

 

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Massimo Mollica Di., 14.08.2018 - 11:16

Bellissima notizia! Si potrebbe pensare a una sorta di raccolta dei timbri sulla falsariga de il CAMINO. A camminare o muovendosi in bicicletta si riscopre il territorio e si prende maggiore consapevolezza di se stessi.
BUEN CAMINO!

Di., 14.08.2018 - 11:16 Permalink