Chronik | Mobilità

“Olimpiadi, le Alpi collasseranno”

Allarme di Transdolomites per il megaevento 2026: “Troppo turismo, senza ferrovia si implode”. Alfreider: “Problema vero. La risposta? Treni speciali come per Jovanotti”.
Dolomiti, auto
Foto: DolomitiReview

La pressione del turismo globale del prossimo decennio, unita all’attrattività dei territori che ospiteranno le Olimpiadi invernali del 2026, farà implodere le valli alpine, specie quelle del Trentino Alto Adige? Se lo chiede il comitato Transdolomites. Anzi, l’associazione nata per promuovere una mobilità alternativa nel territorio montano e in particolare la ferrovia da Trento a Canazei si è già data una prima risposta: se non si correrà ai ripari cambiando radicalmente approccio, verso un tipo di trasporto realmente sostenibile, le valli rischieranno di collassare.

Colpa, afferma il presidente Massimo Girardi, del “mix micidiale” dato da tre fattori concomitanti. “Riconoscimento Unesco - dice -, nuova galleria di base del Brennero e Olimpiadi possono rappresentare una combinazione rovinosa che potrebbe fare collassare le valli, sotto la pressione di nuovo turismo proveniente ad esempio da Cina o India”.

Riconoscimento Unesco, nuova galleria di base del Brennero e Olimpiadi possono rappresentare una combinazione rovinosa che potrebbe fare collassare le valli, sotto la pressione di nuovo turismo da Cina o India (Massimo Girardi)

Girardi fa il punto sui dieci anni della proclamazione delle Dolomiti patrimonio Unesco, avvenuta il 26 giugno 2009. A suo avviso il tema inevaso resta quello dei trasporti: “Il problema mobilità è la grande criticità lontana da una soluzione credibile”. E preoccupa ancor più “ciò che potrà accadere dopo le Olimpiadi del 2026”, che lItalia ospiterà tra Milano, Cortina, Trentino e laltoatesina Anterselva.

Il problema sarà la visibilità mondiale che le zone sedi degli eventi sportivi otterranno in tutto il mondo. Non sarà qualche pullman in più a risolvere, ma la scelta lungimirante della ferrovia (Girardi)

“Il problema - sostiene - non sarà tanto il periodo degli eventi sportivi, bensì la visibilità mondiale che le zone sedi degli eventi otterranno in tutto il mondo. Una vera emergenza. Non sarà qualche pullman in più a rappresentare la risposta a questi nuovi scenari, ma la scelta molto più lungimirante rivolta alla ferrovia”.

 

 

Il ragionamento trova una sponda nell’assessore altoatesino alla mobilità, Daniel Alfreider. “Il rischio per la tenuta del trasporto locale è in parte vero e dipende e dal fatto che mentre le esigenze di mobilità sono individuali e mutevoli, le infrastrutture sono rigide e richiedono decenni per essere realizzate. Lo stesso tunnel del Brennero che sembrava inutile, ora dà speranza”.

A maggior ragione in vista dei giochi invernali, per Alfreider è necessario accelerare. “Il potenziamento della rete ferroviaria in Alto Adige e nei territori vicini, Veneto e Trentino, è la risposta migliore all’aumento degli afflussi. Noi stiamo facendo la nostra parte, con il doppio binario, in parte, sulla linea della val Pusteria, con il nodo di Bressanone e la variante della val di Riga, incluso la galleria del Virgolo per la Merano-Bolzano”. Il punto è se si riuscirà a concretizzare i progetti prima del 2026: “Sarà dura - sottolinea -, ma la possibilità di facerla c’è. Mi dispiace che per la ferrovia Dobbiaco-Cortina con il Veneto non si sia fatto nulla, ma non per colpa nostra”.

La risposta è la rete ferroviaria tra Alto Adige, Veneto e Trentino. Noi stiamo facendo la nostra parte con il raddoppio della val Pusteria e la variante di Riga. Sarà dura finire entro il 2026, ma possibile (Daniel Alfreider)

Per l’assessore la sfida si potrà vincere grazie alla “gestione dinamica della mobilità”. Un test sarà il concerto di Jovanotti a Plan de Corones del 24 agosto, al quale sono attesi 27.000 spettatori in gran parte da fuori provincia. I treni speciali allestiti per il Jova Beach party potranno essere replicati nel 2026: “È questa mobilità dinamica speciale a cui pensiamo anche per le Olimpiadi”.

Si vince con la gestione dinamica della mobilità: treni speciali anche per le Olimpiadi, come per il Jova beach party. Monitoraggio dei passi, i dati live sul web (Alfreider)

Tema ulteriore, il traffico sui passi dolomitici. Dopo le chiusure estive, osteggiate da operatori economici e residenti, si è passati al monitoraggio dei flussi tramite telecamere, con un sistema verrà installato a settembre-ottobre nell’area del Sella. Anche in questo caso i risultati serviranno per predisporre in futuro stop temporanei alla circolazione, in presenza però di alternative (parcheggi di attestamento, impianti funiviari, navette). I dati comunque, conclude Alfreider, saranno disponibili live sul web: “Tutti potranno vederli”.

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Francesco Zuffa Do., 15.08.2019 - 11:06

È un dispiacere vedere come si sottovaluti la necessità di un turismo sostenibile, questa resistenza al treno nemmeno la comprendo. Si spendono un sacco di soldi per opere che sembrano essere strategiche (BreBeMi, Pedemontana veneta, MOSE, giusto per citare qualche buon opera del buongoverno leghista) e si vede la ferrovia locale come uno spreco di soldi.
Cavolo, in Svizzera hanno un’intera rete quasi solo al servizio dei turisti (Ferrovia Retica) e qui abbiamo problemi a investire in zone come il Bellunese, una delle zone più povere delle Alpi (escludendo Cortina).

Do., 15.08.2019 - 11:06 Permalink