Chronik | Antifascismo

Il calendario di Mussolini a Mattarella

Süd-Tiroler Freiheit, mossa per denunciare la vendita nelle edicole altoatesine. “Legislazione insufficiente. In Alto Adige fascismo brutale, questa è un’umiliazione”.
Mussolini Kalender
Foto: STF

Ogni anno ci risiamo, nota Werner Thaler, membro del direttivo della Süd-Tiroler Freiheit, “libertà sudtirolese”. Settantatrè anni dopo la morte del dittatore e artefice del fascismo non ci sono leggi che impediscono la vendita del calendario dedicato a Benito Mussolini: è quanto segnala nuovamente il partito identitario sudtirolese che, dopo i ricorsi presentati in tribunale, definiti “senza esito”, ha deciso una mossa tra la provocazione e la denuncia: inviare uno dei calendari 2019 acquistabili in edicola anche in Alto Adige direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, venuto di recente in provincia.

 

Vendita consentita

Il calendario di Mussolini per il presidente” scrive in una nota la formazione. “Settantatré anni dopo la morte del dittatore fascista Benito Mussolini - precisa Thaler - alcune edicole altoatesine restano favorevoli alla vendita del calendario annuale di Mussolini. Diverse volte abbiamo denunciato il fatto, mentre le segnalazioni in tribunale sono state finora senza successo. Ora invieremo una copia al presidente italiano Sergio Mattarella”.

Settantatré anni dopo la morte del dittatore fascista Benito Mussolini alcune edicole altoatesine vendono il calendario annuale di Mussolini. Le nostre segnalazioni in tribunale sono state finora senza successo. Ora invieremo una copia al presidente italiano Sergio Mattarella (Werner Thaler, STF)

 

 

Nella lettera si chiede a Mattarella di sostenere l’iter legislativo per far sì “che l’Italia approvi finalmente una legge efficace” contro il possibile ritorno di un movimento fascista e nazionalsocialista.

Sebbene il Parlamento italiano abbia approvato diverse leggi pertinenti, come la Legge Scelba (1952) e la Legge Mancino (1993), queste sono inadeguate ad esempio per proibire la produzione e la vendita di un calendario di Mussolini.

 

“Una legge efficace contro il fascismo”

La legislazione in vigore è secondo l’Stf insufficiente su alcuni aspetti. “Sebbene il Parlamento italiano abbia approvato diverse leggi pertinenti, come la Legge Scelba (1952) e la Legge Mancino (1993), queste sono inadeguate ad esempio per proibire la produzione e la vendita di un calendario Mussolini. La Legge Scelba punisce tutti i tentativi di riattivare il partito fascista sciolto, la legge Mancino è diretta contro le espressioni razziste”.

Soprattutto in Alto Adige, dove il fascismo ha inflitto la più grande sofferenza e ha operato con brutale severità, la distribuzione del calendario suona come un’umiliazione ulteriore

C’è anche un riferimento all’Alto Adige. Il nuovo calendario di Mussolini infatti renderebbe anche omaggio ai “grandi risultati” di Mussolini nelle immagini e nel testo. “Soprattutto in Alto Adige - conclude Thaler - dove il fascismo ha inflitto la più grande sofferenza e ha operato con brutale severità, la distribuzione del calendario suona come un’umiliazione ulteriore”. 

Nota infine con amarezza l’autore della nota che “ci sono almeno tre diverse edizioni del calendario disponibili sul mercato”.

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Dominikus Ande… Fr., 14.12.2018 - 15:10

Natürlich hat der gute Mann irgendwie irgendwo Recht, nur, wenn der Teufel mit dem Belzebub ausgetrieben wird, ändert sich in der Hölle nicht wirklich etwas.
"Soprattutto in Alto Adige, dove il fascismo ha inflitto la più grande sofferenza", ist schon eine sehr gewagte Behauptung, die doch einiges sowohl über das Selbstverständnis als auch über die Geschichtskenntnisse Werner Thalers aussagt, vor allem aber darüber, dass sein Blick ganz offensichtlich nicht über Salurn hinausreicht; andernfalls müsste er schon irgendwann einmal davon gehört/gelesen haben, wie die faschistischen "squadristi" in anderen Regionen Italiens gewütet haben.
Und dann wäre da noch die Geschichte mit der Geschichte, bzw. wie die Südtiroler mit der Geschichte umgehen, die sie den "Anderen" um die Ohren gewatscht haben, aber das ist bekanntlich eine andere Geschichte, eine Geschichte, von der wir nichts verstehen, weil wir ja nicht dabei waren.

Fr., 14.12.2018 - 15:10 Permalink
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Manfred Klotz Sa., 15.12.2018 - 07:58

Antwort auf von Dominikus Ande…

Ich bin nicht wirklich ein Freund Thalers, aber wenn er sagt "soprattutto", dann schließt er nicht aus, dass auch das restliche Italien unter dem Liktorenbündel gelitten hat. Es ist aber nicht zu leugnen, dass der Faschismus in Südtirol eine andere "Qualität" hatte als anderswo. Dabei geht es weniger um die physische Gewalt des Systems, sondern um die psychische, die bekanntlich im (misslungenen) Versuch bestand, die kulturelle Basis einer doch recht zahlreichen Minderheit auszulöschen.

Sa., 15.12.2018 - 07:58 Permalink