Politik | Piazza Dante

La Lega: salviamo la biblioteca

Quando è il Carroccio a difendere la cultura. In ballo i libri della Regione a Trento. Paccher in una nota ufficiale attacca Rossi (Patt): “Bene prezioso, va mantenuto”.
Palazzo Regione
Foto: festival economia

La Lega vuole salvare la biblioteca della Regione a Trento. Il presidente del consiglio regionale Roberto Paccher approfitta di una nota dell’assemblea per criticare l’ex governatore Ugo Rossi, esponente del Patt, sulla decisione relativa al presidio culturale del palazzo di piazza Dante, dedicato alle “autonomie e minoranze linguistiche”. Paccher appoggia il sollecito dell’assessore provinciale all’istruzione, Mirko Bisesti, che è anche segretario del Carroccio trentino, per evitarne la chiusura

Ho appreso con dispiacere della decisione, presa nella passata legislatura da Ugo Rossi, di chiudere la biblioteca della Regione e cederne il patrimonio. Sono pienamente a favore della richiesta, giunta dall’assessore provinciale Bisesti, di evitarne la chiusura, prevista per il 31 dicembre

Potrebbe essere già una buona notizia il fatto che uno dei due partiti di governo (nazionale), che finora non hanno mai dato prova di sostenere con forza cultura, pensiero critico e scienza, si spenda a favore di un presidio del sapere, com’è una biblioteca. La mossa di Paccher - attuata in una nota istituzionale, un gesto che potrebbe prestare il fianco a delle  perplessità - ha però anche un significato politico, dato che Rossi è un avversario (ma non troppo, come mostrano le intese finora ottenute) della Lega di governo in Trentino. 

Sono convinto che una così importante risorsa, proprio per la sua natura, debba restare nel capoluogo regionale, nel Palazzo che da ormai più di sessant’anni rappresenta la nostra autonomia e l’unione tra i due territori.

Ho appreso con dispiacere della decisione, presa nella passata legislatura da Ugo Rossi, di chiudere la biblioteca della Regione e cederne il patrimonio - afferma Paccher -. Sono pienamente a favore della richiesta, giunta dall’assessore provinciale Bisesti, di evitarne la chiusura, prevista per il 31 dicembre. Sono convinto che una così importante risorsa, proprio per la sua natura, debba restare nel capoluogo regionale, nel Palazzo che da ormai più di sessant’anni rappresenta la nostra autonomia e l’unione tra i due territori”.

 

 

Per il presidente dell’Aula, eletto in virtù dell’intesa Lega-Svp, la scelta di Rossi da ex governatore e presidente della Regione, se avallata, andrebbe “ulteriormente a svilire la Regione e il suo ruolo”: “Intendo quindi adoperarmi in ogni modo per evitarlo, nella tutela dell’ente e dei cittadini stessi: i locali del Palazzo sono uno spazio aperto per tutti. Attraverso i libri e i documenti qui raccolti possiamo diffondere la cultura e la conoscenza della nostra identità. Oggi la biblioteca è il primo biglietto da visita per la sede regionale”. 

Chiunque può chiedere i libri. Mantenere la biblioteca a Trento è importante: il Palazzo della Regione, dove tante pagine della storia della nostra terra sono state scritte, è la sede più indicata per custodire un bene così prezioso per l’intera collettività, trentina e altoatesina

La missione dunque è salvare lo spazio. Dentro ci sono più di 27.000 monografie e oltre 300 periodici su temi che includono storia regionale, amministrazione pubblica e cooperazione, una collezione di documenti ufficiali del Consiglio d’Europa e oltre 1.700 tesi di laurea su temi di interesse regionale. 

Chiunque può fare richiesta dei volumi anche attraverso altre biblioteche - conclude Paccher -. Mantenere la biblioteca a Trento è importante: il Palazzo della Regione, dove tante pagine della storia della nostra terra sono state scritte, è la sede più indicata per custodire un bene così prezioso per l’intera collettività, trentina e altoatesina”.