Wirtschaft | Workers buy out

Quasi quasi rilevo l'impresa

Il fenomeno del Workers Buy Out: le imprese recuperate.
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Foto: Legacoopbund

Imprenditori si nasce? Probabilmente no, e in molti casi lo si diventa anche quando meno ce lo si aspetta. Per un dipendente che non si è mai occupato di gestione aziendale, passare dalla parte dell’imprenditore può diventare una sfida certamente importante. Con il recente fenomeno del Workers Buy Out rilevare l’azienda presso la quale si è lavorato diventa un’opportunità molto interessante. Ma vediamo da vicino questo fenomeno.

Un fenomeno nato in America Latina
Il fenomeno del Workers Buy Out (WBO) consiste nell’acquisizione di un’impresa da parte dei suoi dipendenti. Con questo si intende una ristrutturazione aziendale o un processo di conversione per cui i dipendenti acquistano la proprietà dell’azienda che li impiega. Il fenomeno nasce e si sviluppa in America Latina, ma la recente crisi economica ha fatto sì che il modello venisse importato ed utilizzato anche in Europa. Negli ultimi anni infatti il WBO ha subito un’impennata anche in Italia, soprattutto tra quelle imprese che erano fallite o comunque si trovavano in una situazione di grave difficoltà. Il WBO può essere utile anche in prospettiva futura per quelle aziende che non hanno un successore naturale designato dal proprietario e che rischiano di cessare l’attività alla morte del titolare.

I vantaggi del WBO
Il modello cooperativo si presta bene perché permette una gestione diretta e più democratica dell’azienda da parte dei soci e offre notevoli agevolazioni e incentivi economici da parte dello Stato e delle associazioni di rappresentanza. I presupposti per avviare il WBO sono la cessione dell’azienda, oppure la liquidazione e prevede la sottoscrizione del capitale sociale con i risparmi personali dei dipendenti, l’anticipo della cassa integrazione, l’indennità di disoccupazione ovvero il trattamento di fine rapporto. I vantaggi del WBO sono quelli di: 

  • rispondere alla crisi economica in periodi di forte disoccupazione con l’obiettivo di mantenere occupati i lavoratori e migliorare le loro condizioni attraverso eventuali premi di produzione e stabilità contrattuale;
  • garantire la continuazione dell’impresa da parte dei lavoratori creando una realtà organizzativa più democratica e in grado di mantenere e sviluppare il know how, le conoscenze e la clientela già acquisita.

Gli incentivi previsti per il Workers Buy Out
Dal punto di vista delle agevolazioni e degli incentivi previsti per il Workers Buy Out la legislazione italiana aveva già risposto a questo problema con la legge “Marcora” nel 1985 istituendo un fondo per intervenire e sostenere i WBO sia nella creazione del capitale sociale, sia attraverso finanziamenti specifici. Attualmente è possibile ricevere aiuti economici attraverso l’uso di ammortizzatori sociali e strumenti finanziari. Nel primo caso, la legge 223/1991 ha disposto che i lavoratori in mobilità, che ne facciano richiesta per associarsi in cooperativa, possano ottenere dall’INPS l’anticipo dell’intera somma di cui il lavoratore ha diritto a titolo di mobilità (Aspi o NASPI). Per quanto riguarda gli strumenti finanziari, esistono diversi fondi a disposizione come il fondo mutualistico di Legacoop (Coopfond), il fondo di Cooperazione Finanza e Impresa (CFI), Cooperfidi Italia, nonché numerosi contributi regionali e provinciali ai quali le neo cooperative possono attingere anche per raddoppiare il proprio capitale sociale.

I rischi maggiori in caso di recupero di un’impresa da parte dei lavoratori risiedono spesso nella scarsa propensione all’attività organizzativa e imprenditoriale degli ex dipendenti. In questo senso è di fondamentale importanza che le associazioni di rappresentanza delle cooperative prestino un costante aiuto e sostegno alle neo costituite, affinché possano nascere e crescere secondo un modello di business forte e duraturo. Un’opportunità in più per tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco ed investire in una nuova attività imprenditoriale.

Per informazioni: www.legacoopbund.coop