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“Nessun problema è troppo piccolo”

“Nessuna controparte è troppo potente”, con questo slogan il CTCU celebra l’impegno profuso nel 2016 dalla parte dei consumatori. L"Ok d'oro" va alla polizia postale.
Consumatori
Foto: upi

Tempo di bilanci per il Centro Tutela Consumatori e Utenti (CTCU) che tira le somme dell’anno 2016. Qualche dato: sono 3 i settori principali in cui l’associazione è intervenuta con i suoi 11.000 casi di consulenza (un +25% rispetto al 2015) e sono le telecomunicazioni; il comparto bancario-finanziario e il mercato dell'energia e del gas. I contatti con i consumatori sono aumentati di quasi il 5%, e sono stati in totale 41.191. Riguardo le cifre recuperate a favore dei consumatori nel 2016 si parla di oltre 1,5 milioni di euro. In termini di successi raggiunti degna di nota è la nuova conciliazione online in Alto Adige e in Trentino (conciliareonline.it) sostenuta anche attraverso un apposito accordo con la Camera di Commercio e per mezzo della quale consumatori e aziende operanti nell'e-commerce potranno ora risolvere le loro controversie online, gratuitamente e in tempi rapidi, e nelle due lingue ufficiali.


Le lungaggini giudiziarie

Troppo spesso - mette in rilievo il CTCU - alle grandi aziende conviene sostenere lunghi processi giudiziari invece che trovare soluzioni conciliative con i consumatori. Anche nell'eventualità di un eventuale successo per chi abbia deciso di affrontare i processi, capita tuttavia che molti, altri consumatori, potenzialmente interessati da identiche questioni, non vengano a conoscenza degli esiti di un processo oppure non posseggano più la documentazione necessaria a comprovare le loro pretese. Se si parla poi di piccoli importi, molti consumatori decidono di non dare corso ad alcuna azione davanti ai tribunali. Senza contare che per le associazioni di tutela dei consumatori far valere certi diritti comporta un rischio finanziario notevole. Alle grandi imprese, invece, spesso anche una causa persa non arreca danni economici rilevanti, poiché gli importi ingiustamente incassati a seguito di pratiche commerciali scorrette messe in atto possono superare di gran lunga quanto loro, magari, richiesto a titolo di rimborso o risarcimento dei danni causati ai consumatori.


Cosa si può fare

Per Il CTCU è necessario un miglioramento del quadro legislativo, con l’introduzione di nuove norme che permettano, ad esempio un prelievo dei guadagni realizzati in seguito a pratiche commerciali scorrette attuate dalle imprese a danno dei consumatori. Occorrono, sottolineano il presidente del CTCU Agostino Accarrino e il direttore Walther Andreaus, strumenti legali efficaci e più snelli, che permettano a consumatori e utenti di far valere i loro diritti anche in modo collettivo, quindi attraverso azioni di gruppo oppure vere class action, nonché attraverso processi-pilota, che aiutino a chiarire quesiti legali esemplari, in modo rapido e di ultima istanza.

Il riconoscimento

Oggi è anche la giornata mondiale dei consumatori e in tale occasione il CTCU ha assegnato, per quest’anno, il premio dei consumatori, l’OK d’oro, alla polizia postale “per il positivo esempio fornito nello svolgimento della propria attività di vigilanza”. “L’attività svolta dalla polizia postale non solo deve essere elogiata, ma deve ricevere il supporto di tutti, in particolare in un mondo che si va rapidamente digitalizzando”, ha dichiarato Accarrino. “Un controllo efficiente su internet è più che mai importante tenendo conto del crescente commercio online, la polizia postale si è distinta per la sensibilizzazione dei consumatori e per la tutela contro le forme di ‘criminalità virtuale’ perciò si merita questo premio”, è il commento dell’assessore Richard Theiner.