Gesellschaft | Intervista

"A Leopoli la guerra c'è già"

In dialogo con Luigi Morano, docente di lingua e cultura italiana all'Università Ivan Franko e all'Università cattolica ucraina tra il 2009 e il 2017.
Luigi Morano
Foto: Luigi Morano

salto.bz: Professor Morano, che città è Leopoli?

Luigi Morano: Leopoli è una città splendida, sia dal punto di vista architettonico e artistico che per la gente che ci abita. Di media grandezza, circa 800.000 abitanti, ha un centro storico parte del patrimonio Unesco, ricco di chiese e edifici che vanno dal 16. al 20. secolo. Vi si respira un'aria mitteleuropea ed è simile a città come Vienna, Praga e Cracovia. La gente è accogliente, specialmente quando comincia a conoscerti meglio. Molti stranieri scelgono di vivere a Leopoli, considerandola una seconda patria.

Quanto ci ha vissuto e che lavoro faceva?

Ci ho vissuto dal 2009 al 2017 e lavoravo come lettore di lingua e cultura italiana all'università. Oltre a insegnare la lingua, organizzavo attività ed eventi per diffondere la cultura italiana e nel mio piccolo mi sentivo un rappresentante dell'Italia a Leopoli e in Ucraina.

Che lingua parlava con i cittadini?

All'inizio non conoscevo né l'ucraino né il russo, quindi parlavo inglese e tedesco o italiano con chi mi capiva. Poi piano piano ho imparato l'ucraino, che a Leopoli e nell'ovest dell'Ucraina è di gran lunga più diffuso del russo.

Lei è stato anche a Odessa. Che differenza c'è tra le due città?

Ci sono stato alcune volte. Anche Odessa è molto bella e ricca artisticamente e per certi versi simile a Leopoli; penso ad esempio ai due stupendi teatri dell'opera. Se però Leopoli è una città europea, Odessa è una città cosmopolita, ancora più varia, anche perché ha il mare e un grande porto internazionale. Entrambe sono ricche di palazzi progettati da architetti italiani, e quindi con un forte retaggio artistico italiano; tuttavia, la storia delle due città è diversa e anche dal punto di vista linguistico nelle strade di Odessa prevale il russo.

A Leopoli comunque la guerra in una certa forma c'è già: ci sono sabotatori, ci sono stati alcuni attacchi nella regione circostante e soprattutto si accolgono le migliaia di persone in fuga dall'est

Pensa che la guerra arriverà anche lì?

Spero che non arrivino i bombardamenti e i combattimenti che purtroppo ci sono in tante altre città ucraine, anche se temo che il conflitto si possa estendere anche all'ovest dell'Ucraina. A Leopoli comunque la guerra in una certa forma c'è già: ci sono sabotatori, ci sono stati alcuni attacchi nella regione circostante e soprattutto si accolgono le migliaia di persone in fuga dall'est.

Qual è il ruolo delle donne in questa situazione? 

E' un ruolo attivo e importante. Alcune donne combattono nell'esercito ucraino e tutte le altre svolgono una funzione di sostegno nella vita quotidiana in questo periodo di lotta contro l'invasione russa. Molte si adoperano nell'accoglienza delle persone sfollate dall'est e tante altre sono dovute fuggire all'estero per mettere in salvo i loro figli.

Ha sentito qualcuno? Cosa si dice?

Sono in contatto costante con amici e conoscenti di Leopoli, Kiev e di altre città ucraine. Il pensiero che li accomuna tutti è che sono stati ingiustamente attaccati e che resisteranno fino alla vittoria finale. Nessuna dubita di questo esito.

Ha intenzione di tornarci?

Sì, ci vorrei tornare questa estate e in futuro ci vorrei passare del tempo regolarmente. Mi sono trovato molto bene quando ho vissuto lì e ci sono molto legato.