Politik | Merano

“Io alle provinciali? Non lo so”

Dopo vent’anni Giorgio Balzarini (Civica) si dimette dal Consiglio comunale di Merano: "Mi dedicherò al volontariato". Al suo posto entra Andrea Casolari.
Balzarini
Foto: Civica per Merano

Giorgio Balzarini, 57 anni, avvocato, grande (e trasparente) navigatore della politica meranese, saluta ma non se ne va. Certo, mercoledì 13 aprile si è dimesso dal consiglio comunale (primo eletto con 329 voti della lista La Civica per Merano-Dal Medico sindaco), “ma non lascio né il mio schieramento né la politica”, dice pacato e convintissimo.

E ha tutta l’aria - dopo quasi 22 anni in cui è stato consigliere comunale e dal 2010 al 2015 anche vicesindaco nella giunta Januth – di fare un passo “di lato” piuttosto che un banale passo indietro. Il suo posto nell’assise comunale andrà ad Andrea Casolari, suo vice e poi alter ego da sempre (218 voti alle ultime elezioni) con il quale Balzarini “non ha mai litigato in tutti questi anni, neanche una volta”.

Accanto a loro due, in una mattina assolata che si conclude con una breve mozione degli affetti (e un regalo collettivo al festeggiato: un collage di fotografie con lui sportivo oppure in occasioni conviviali o pubbliche) il capogruppo in Comune Walter Taranto e poi Emanuela Albieri e Beatrice Calligione, rispettivamente neo-assessora nella giunta Dal Medico e consigliera. C’è anche Monica Marabese, novella vice-coordinatrice della Civica per Merano.

Andrea Casolari non la manda a dire: “Siamo tutti con Giorgio e abbiamo anche provato a fargli cambiare idea. Comprendiamo la sua richiesta di un time out: non dalla politica ma dal consiglio comunale. Lui ha sempre lavorato per Merano e per il Bene comune. Giorgio, grazie. Detto anche da cittadino. Basti pensare alla complessità della trattativa su Alperia, con Balzarini sempre in prima linea”.

E lui, Balzarini? Eccolo a rispondere alle nostre domande.

salto.bz: Avvocato Balzarini, perché lascia l’assise comunale di Merano?

Giorgio Balzarini: Una decisione maturata negli ultimi 24 mesi e sfociata nelle dimissioni.  Ventidue anni di attività politica, ebbene iniziano a pesarmi. Faccio un po’ di fatica a partecipare alle sedute consiliari. Non ho lo stesso entusiasmo, ecco. Era ora di chiudere questa esperienza. Ho vissuto la politica come un servizio alla collettività. E faccio volontariato da quando avevo 18 anni. Rimango nella mia Lista, continuerò ad occuparmi di politica e a portare il mio punto di vista.

Senza lasciare il volontariato?

Proseguirò a fare il volontario nelle associazioni dove sono attivo. Come fa mia madre, a 89 anni. Donare parte del proprio tempo alla collettività credo sia un segno di rispetto e di responsabilità verso gli altri. Vuole un messaggio? Merano ha bisogno di volontari, di persone che servano la collettività. Lo dico soprattutto ai giovani. E senza dimenticare figure esemplari come Floriano Deflorian e Romano Cavini”.

 

 

Che cosa è accaduto in questi ultimi vent’anni per lei?

Ho iniziato nel maggio 2000, ho fatto anche il vicepresidente delle Terme di Merano per sei anni. Nel 2010 è nata la Civica per Merano e Andrea Casolari ed io siamo entrati in giunta. Cinque anni durante i quali sono riuscito, ovviamente non da solo, a fare arrivare in porto progetti importanti. Come la fusione dell’allora azienda energetica Sel per arrivare all’attuale Alperia.

E nel 2015?

Nel 2015 ci siamo ricandidati ma siamo stati messi all’angolo. Siamo stati all’opposizione. Una opposizione responsabile, sia chiaro. Negli anni dopo è iniziata a maturare l’ipotesi di un sindaco per Merano proveniente dalle liste civiche (noi e Alleanza per Merano) e vi abbiamo puntato tutto. Al primo colpo non ci siamo riusciti. Ma poi - qualche mese fa e grazie anche alla caparbietà e ottusità del sindaco uscente Paul Roesch e del suo gruppo consiliare - siamo riusciti a portare a casa il risultato che ci eravamo prefissi. La Civica Per Merano ha cinque consiglieri comunale su un totale di 36. E il sindaco Dario Dal Medico è stato eletto proprio provenendo dalla nostra Lista”.

 

 

Balzarini, a Merano si guarda molto alle prossime elezioni provinciali. Lei ci ha fatto un pensierino da possibile candidato?

Proprio no. Cavagna ed io ci abbiamo già provato, altri ci proveranno in futuro. Merano vorrà sempre dire la propria sulle elezioni nell’intera provincia. Io? Se in futuro assumerò nuove responsabilità pubbliche, ora proprio non lo so”.

Intanto, si è dimesso dopo aver vinto un turno elettorale importante…

Già. Troppo facile dimettersi quando si è all’opposizione e bisogna lottare ogni giorno per le proprie idee e i propri progetti. Resistendo fino alla fine.  Ora, invece, lascio a forze più giovani. Anche se, come nel caso di Casolari, non certo giovanissime… (sorride)”.

In questi anni quale forza politica meranese si è evoluta di meno e quale di più?

“Il Pd non riuscito a rinnovarsi, è rimasto tale e quale. Non riesce a sbloccarsi dalla sua crisi d’identità, dai suoi mal di pancia, anche. E ne sono dispiaciuto. Chi è invece il più effervescente, almeno dal punto di vista comunicativo? I Verdi, direi. Sono preparati e agguerriti. Ma pensano a loro, senza vedere avanti.

Ora che cosa farà, oltre a seguire la politica ed impegnarsi ancora di più nel volontariato?

Viaggi e letture. Ho anche uno studio legale da portare avanti e il lavoro è sempre tanto. Andrò anche al cinema, nella sala meranese che ho un po’ contribuito a far rinascere in città. E con il rammarico che delle iniziative della giunta Roesch per i 700 anni di Merano non è rimasto nulla alla città. Hanno speso tanto e non è rimasto nulla.

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Martin Daniel Fr., 15.04.2022 - 16:17

Insistere sulla testardaggine di Rösch quale principale causa del commissariamento persino dopo le rivelazioni di Cavagna sul patto fra SVP e civiche appare ancor meno credibile di prima.

Fr., 15.04.2022 - 16:17 Permalink
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Francesco Rosani Sa., 16.04.2022 - 09:00

Definire "trasparente navigatore" una persona che ricorre a patti segreti tra partiti (come ampiamente acclarato), senza porgli neppure una domanda in merito, apre interrogativi sul significato di trasparenza per l'intervistatore (per quanto riguarda l'intervistato, i Meranesi se ne sono già fatti un'idea a loro spese).

Sa., 16.04.2022 - 09:00 Permalink
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Giancarlo Riccio Sa., 16.04.2022 - 13:22

Antwort auf von Francesco Rosani

Salve, le critiche all'intervistatore sono legittime solo a due condizioni. Argomentare queste critiche senza nascondersi dietro un filo d'erba poichè le accuse generiche suonano - quelle sì - di qualunquismo o peggio. In secondo luogo, le critiche strettamente tecniche sulle "domande in merito" sono da me ben accette solo se sono anch'esse motivate.

Sa., 16.04.2022 - 13:22 Permalink
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Francesco Rosani Sa., 16.04.2022 - 18:15

Antwort auf von Giancarlo Riccio

Eccomi!
Prima domanda: Lei in base a quali considerazioni definisce questo politico "trasparente navigatore" quando è emerso un patto segreto, tenuto nascosto agli elettori, siglato dal suo gruppo con un altro partito?
Seconda domanda: visto che da questo patto segreto è derivata l'esclusione dei Verdi dalla Giunta cittadina, non Le pare che porre una domanda sulla questione a questo politico, nel momento in cui scaricava la responsabilità sui Verdi, sarebbe stato interessante?

Sa., 16.04.2022 - 18:15 Permalink
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Giancarlo Riccio Sa., 16.04.2022 - 20:17

Antwort auf von Francesco Rosani

Lei si è candidato con i Verdi. Ma non si è mai, qui, qualificato come avversario politico di Giorgio Balzarini e simpatizzante Verde. Ne aveva il dovere, non solo deontologico, ma lo ha disatteso. Perchè?
Per quanto riguarda le sue due domande, constato due cose. La prima è che lei non ritiene le lettrici e i lettori di Salto.bz degni di conoscere da lei i particolari di questo patto segreto, se esiste. Ce lo racconta o ha paura di qualcosa? La seconda è che si assume, voglio sperare, interamente la responsabilità di questa sua vaghezza. Per quanto riguarda infine la seconda domanda, le consiglio un approccio più autocritico. Da insegnante, sua unica professione, dovrebbe esercitarlo di più. Invece che muovere critiche saccenti ad altri. Si chieda anche quali errori politici i Verdi possono avere commesso prescindendo da un vittimismo di maniera che non serve a nessuno, tanto meno ai militanti Verdi con maggiori esperienza e correttezza di lei.
Lei si avventura, infine e senza salvagente, nella acque tempestose della professione giornalistica ovvero di disciplina, metodo, contenuti e regole che le sono completamente estranei. La invito a rispettare il lavoro altrui se non ha strumenti per criticarlo. Può sempre interloquire con l'avvocato Balzarini. Io chiudo qui e non le replicherò più. La saluto.

Sa., 16.04.2022 - 20:17 Permalink
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Francesco Rosani Sa., 16.04.2022 - 22:10

Antwort auf von Giancarlo Riccio

Incredulo leggo la Sua risposta. Non mi era mai capitato sotto gli occhi uno scritto talmente pedestre e maldestro, per metà volto a difendere la nobile ed iniziatica professione giornalistica dalla mia opinione di profano (!), per l'altra metà dedicato a chiedermi in cosa consisterebbe il patto Civiche-Svp. Lei veramente non ne ha mai letto? Da giornalista professionista attivo su Merano? Perché vede, chi legge Salto già lo conosce, se ne è discusso...
Per Sua informazione Le allego uno dei tanti link a disposizione. Non occorre che mi ringrazi. Saluti
https://www.pressreader.com/italy/corriere-dellalto-adige/20211127/2816…

Sa., 16.04.2022 - 22:10 Permalink