Umwelt | Foreste

“Dal polline un aiuto dopo Vaia”

Nuvole di polvere gialla dagli abeti rossi: è il fenomeno della primavera 2020 provocato da caldo e umidità. “Ben venga, facilita il rimboschimento” dice la Provincia.
boschi, abeti rossi
Foto: ASP/Ripartizione foreste

“Nuvole” di polvere gialla che si deposita sulle auto, nei balconi e davanzali, un po’ dappertutto. Un fenomeno stagionale, quello della produzione di polline, ma particolarmente accentuato e visibile in questa primavera che tanti cittadini hanno scoperto già nella sua pienezza, con la fine del lockdown a maggio. 

 

Fenomeno visibile sul territorio

 

Il processo naturale, spiegano gli esperti della Provincia di Bolzano, si osserva in ampie zone dell’Alto Adige e in alcune in particolare. Nuvole gialle salgono dai boschi, soprattutto di abete rosso. È il polline di questa specie, che con il 61% è quella più presente sul territorio. Le condizioni termiche e di umidità hanno fatto sì, che quest’anno la produzione di polline sia particolarmente abbondante con la presenza corrispondente di numerosi fiori femminili di colore rosso, le future pigne, pronti ad accoglie il polline. 

“Ora dobbiamo sperare che le condizioni ambientali continueranno ad essere favorevoli e non vi saranno gelate tardive, così vi sono tutti i presupposti affiche la produzione e la qualità dei semi, oltre alla loro germinabilità, siano buone” spiega Arnold Schuler, assessore alle foreste.

 

Il rimboschimento dopo la tempesta

 

Questo particolare fenomeno che viene chiamato nel gergo tecnico “pasciona”, continuano dall’amministrazione, si ripete a scadenza pluriennale e può portare effetti favorevoli nelle zone degli schianti causati dalla tempesta Vaia del 2018 e dalleccezionale nevicata del novembre 2019.

“Soprattutto per le zone tormentate da Vaia nel 2018 e quelle soggette agli schianti da neve nel 2019, questa situazione aiuterà a dare un apporto favorevole alla progressiva rinnovazione naturale delle superfici boschive denudate” precisa Schuler. E non è finita: la produzione di polline abbondante di quest’anno contribuirà inoltre a fornire in autunno ottimi semi per rimpinguare le riserve da utilizzare nei vivai della Ripartizione foreste per la produzione di piantine da rimboschimento negli anni a venire, spiega il direttore del servizio forestale Mario Broll.