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La Klimaschule di Rio Pusteria

Un anno trascorso all’insegna della consapevolezza e del rispetto dell’ambiente: il Sacro Cuore è il primo istituto altoatesino ad aggiudicarsi il premio “ScuolaClima”.
Klimaschule
Foto: ASP/Nadia Franzoi

Studenti e studentesse in prima linea per il clima e la protezione dell’ambiente: l’impegno della scuola media dell’Istituto Sacro Cuore di Rio di Pusteria non è passato inosservato. Nei giorni scorsi l’istituto ha ricevuto infatti il premio ScuolaClima a testimonianza dell’impegno dei e delle giovani durato un intero anno scolastico per promuovere uno stile di vita sostenibile a partire dalle proprie aule. A consegnarlo, l’assessore provinciale all’ambiente Giuliano Vettorato e Ulrich Santa, direttore dell’Agenzia CasaClima Alto Adige che ha promosso il progetto Klimaschule in collaborazione con il personale docente.


L’obiettivo, ha spiegato la preside dell’Istituto Monika Schwingshackl, era quello di rendere la scuola il più sostenibile possibile dal punto di vista climatico e per farlo si è agito su più livelli. In primis sono state portate avanti analisi dal punto di vista energetico della scuola, con tanto di misurazione, attraverso alcuni strumenti forniti dall'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima, della qualità e della ventilazione dell’aria, che è stata ottimizzata grazie ad alcune specifiche piante che le alunne e gli alunni hanno custodito e fatto crescere con cura.

Questi studenti saranno il futuro di domani. La loro spinta a cambiare le cose e a contribuire attivamente nel plasmare un futuro più sostenibile dovrebbe renderci più fiduciosi


Le classi, dopo aver partecipato a diversi workshop sull’upcycling e sul riutilizzo delle materie prime, hanno inoltre visitato l’Officina del clima, una mostra dedicata alla tutela ambientale e climatica.
Diversi sono stati inoltre i convegni tenuti dalla scuola Sacro Cuore in compagnia di esperti ed esperte per analizzare l’impiego dei materiali plastici e far riflettere sull’impatto delle microplastiche abbandonate in natura. "Questi studenti saranno il futuro di domani - ha affermato Ulrich Santa nel corso della presentazione -. La loro spinta a cambiare le cose e a contribuire attivamente nel plasmare un futuro più sostenibile dovrebbe renderci più fiduciosi”.