Politik | L'assemblea

Corso Libertà, la parola ai meranesi

Ecco i progetti “dal basso” sul futuro della strada. I Verdi: “Escluse alcune categorie”. Zeller: “Polemiche senza motivo”.
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Foto: giancarlo riccio
Alle 8 e mezza della sera di mercoledì 14 settembre, nel foyer della sala civica di via Huber a Merano, risuona una domanda. “Meglio mettere fioriere solo su un lato della strada?”. “E con piante o anche fiori? Discutiamo anche questo”.
Un’ora prima, quasi puntuale, era iniziata l’assemblea cittadina, organizzata da un comitato di meranesi in buona parte sorteggiati e dedicata al futuro di corso Libertà a Merano. Non tutto, per carità. Ma per ora quel tratto compreso tra la Sandplatz e la piazza del teatro. Il salotto della città, secondo una definizione di comodo e che sa un po’ di rosolio, la quale però mette d’accordo tutti.
E mentre in uno dei tre tavoli di confronto (uno dedicato a “Mobilità e vivere”, un altro alla “Infrastruttura”, il terzo al “Benessere”) si dibatte anche di vasi e piante, un componente del gruppo che ha organizzato la serata racconta. “Il comitato – dice Lukas Hofer - vuole innanzitutto comunicare a tutti i cittadini che la nostra iniziativa sul futuro di corso Libertà superiore non vuole rubare il lavoro ai professionisti che stanno lavorando ad alcuni progetti – ci dice – ma noi portiamo la nostra esperienza come cittadini proprio per informare i gruppi di architetti sul pensiero dei meranesi. Loro vivono altrove, non conoscono le nostre esigenze”.
 

 

Esigenze? Eccole: “Per prima, le linee elettriche, del gas, eccetera vengano rifatte da capo sotto il tracciato del corso. E rifatte nel modo giusto, anche in caso dopo dieci anni si dovesse di nuovo intervenire – dice Hofer– per seconda occorre molto più verde. Servono in generale e in estate per l’ombra contro il caldo”.
E l’inquinamento acustico e luminoso? “Della musica nei locali non abbiamo ancora approfondito nulla. Ma abbiamo discusso molto invece della necessità di cambiare l’illuminazione pubblica e il modo per alimentarla”.
“Siamo circa quindici persone – è sempre Lukas Hofer a parlare – dovevamo approfondire questa sera problemi e soluzioni. Nulla è automatico. Presentiamo ai cittadini il nostro lavoro e attendiamo dai cittadini, riuniti nei tre tavoli di lavoro, critiche, consigli, nuove indicazioni”
Le forze politiche di Merano vi ascoltano o vi ignorano? “Ci ascoltano – risponde subito Hofer  – tutte. Per quanto ne so, almeno”.
Corso Libertà superiore rimarrà una zona mista? “Dobbiamo ancora definire bene se e come bus e auto private possano passare. E poi una pista ciclabile con tutti questi negozi non è semplice”.
Già, le forze politiche meranesi. In sala sono presenti la vicesindaca Katharina Zeller e l’assessore Stefan Frötscher. Nessun esponente tra i dirigenti dei Verdi, i quali però avevano già alzato un muro di critiche. Processo partecipativo ok ma – aveva scritto Madeleine Rohrer, portavoce dei Grünen meranesi – “siamo delusi e stupiti dal fatto che siano state invitate a partecipare unicamente persone che vivono nelle adiacenze di corso Libertà”. E ancora, sempre a proposito della serata informativa del 14 settembre: “Mentre le categorie economiche paiono eccessivamente rappresentate, vengono escluse le Consulte giovani e anziani e i gruppi ambientalisti della città”.
La vicesindaca Katharina Zeller replica solo dopo aver ragionato sulla serata di informazione. “Una serata molto interessante con i primi risultati di un consiglio di cittadini. Un concetto molto bello, quello di coinvolgerli già nella fase di progettazione e che vorrei portare avanti anche come standard nelle nostre future procedure di gara”.
Quando partiranno i lavori sul corso Libertà? “Puntiamo ad avere un progetto vincitore a fine 2022. Poi ci metteremo al lavoro con tempi che stabiliremo. Ci sarà anche una mostra che presenterà tutti i progetti selezionati”.
I meranesi attendono attenzione da tutte le forze politiche meranesi. E’ davvero così? “Sicuramente – risponde Zeller – anche se una forza politica di opposizione ci critica sui rappresentanti di categorie quando queste scelte sono state adottate non da questa maggioranza ma in passato”. Quando cioè, sembra di capire, proprio i Verdi erano nel governo cittadino. “L’impressione che ricavo è che si voglia far polemica anche quando non esiste il motivo”, chiosa la vicesindaca.
Torniamo ai presenti alla serata del 14 settembre. Un cittadino, Kurt Duschek, oltre tutto con un passato anche in politica a Merano e un passato da albergatore, avanza dubbi. “Non importa se da tanti anni si discute del futuro di un tratto di corso Libertà: ora dobbiamo agire, si deve fare finalmente qualcosa di concreto. Sono qui per informarmi ma anche per provare a stimolare i miei concittadini. Mi interessa quando si fa, non da quando tempo non si è fatto nulla. La partecipazione? Temo che a parte dei giovani meranesi non importi nulla di tutto questo. Ed è un peccato”.
 
 
Nel gruppo di lavoro che ha presentato le esigenze dei meranesi anche un docente di religione in pensione che abita a pochi passi dal Comune. “Studio e traduco testi di duemila anni fa. Meno male che ora, grazie al sorteggio, sono in un gruppo che guarda al futuro della mia città”, dice con ironia e una scheggia di saggezza.
“Non ci posso credere. Abito a Merano solo da un anno e già vengo coinvolto nel futuro della mia nuova città”, si stupisce un giovanotto.
Tira le fila Stefan Frötscher, assessore anche in passato e dunque veterano dei governi cittadini a Merano. “Sono doppiamente coinvolto da assessore ai Lavori pubblici e per il Sociale – dice a Salto.Bz – quando si parla di una strada su cui intervenire come questa anche gli aspetti sociali sono importanti. La serata qui alla Sala civica del 14 settembre. Sono piacevolmente sorpreso e lo vedo anche come un progetto pilota per altre aree meranesi che hanno bisogno di migliorare radicalmente. In tedesco si dice: “Ho chiamato gli spiriti, non riesco più a liberarmene”, ecco”.
Nuovi interventi con questo metodo del coinvolgimento, dunque. Ma dove, per Frötscher? “Ho già fatto una esperienza per via Matteotti. In futuro punterei sull’area del Kimm a Maia Bassa e su quella di piazza Prader vicino alla stazione ferroviaria. Nell’interesse comune”.
Infine: ci sarà nel caso del nuovo Corso Libertà una collaborazione tra maggioranza e opposizione nel governo cittadino di Merano secondo un amministratore di lungo corso? “Sono molto scettico”, risponde Stefan Frötscher.