Caronte/Dante
Foto: Gazzetta di Mantova
Politik | il cappuccino

Dante è di destra? Parla Caronte

Al ministro Sangiuliano replica il traghettatore protagonista del terzo Cantico dell’Inferno nella Divina Commedia.

Grazie ai potenti mezzi (e a una rubrica telefonica straordinaria) di Salto.Bz, siamo riusciti a raggiungere Caronte, ovvero colui che ha il compito di traghettare le anime dei dannati defunti oltre il fiume Acheronte. In pieno Inferno. Caronte è il protagonista del terzo cantico dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Il tema principale della breve conversazione (la linea era disturbata) è la sortita del ministro della Cultura Genny Sangiuliano secondo il quale Dante è stato “il fondatore del pensiero di destra italiano”.

Ecco l’intervista.

Salto.bz: Signor Caronte, buona sera, ecco noi….

Caronte: “Ma che cosa vuole, non vede che sto leggendo?

Veramente, avevamo un appuntamento, proprio qui su Whatsapp…

“Come? Parli italiano, accidenti. Oppure greco, scelga pure”

Ok, anzi scusi: d’accordo. Vorremmo chiederle un parere su quanto ha detto un ministro del governo italiano in carica sul ruolo storico-culturale di Dante Alighieri.

“Ah, Dante, Dantuccio. Anzi, Dantaccio. Mi aveva promesso di dedicarmi almeno una biografia. E invece se l’è cavata con un Canticino della sua Commedia. Guardi, se lo sente gli dica che non si interrompe un’emozione, come ha fatto lui”.

Certo, anche se credo sarà difficile raggiungerlo. Le chiedo di nuovo: Dante è di destra?

“Ma no, era un comunistaccio, altro che storie. Anzi, un vero alternativo, convinto che la cultura dovesse avere anche una impronta popolare. Voi direste “pop”. Ne parlavamo spesso”.

Dunque lei discorda dalle parole del ministro Sangiuliano.

“E chi è? Io ho intravisto, qui dal fiume Acheronte, alcuni ministri italiani dirigersi verso Purgatorio e Paradiso. Molto spesso sono raccomandati, io lo so. Ma questo nome mi sfugge”.

Parliamo di un ministro in carica, al quale peraltro auguriamo una lunga vita.

“Sì, sì. Auguriamo. Ma se lei mi chiede se il pensiero di Dante era di destra, io rispondo con una grande risata. E anche con sdegno”.

Perché sdegno?

“Perché non si possono sparare battute così, come al bar. Bisogna aver studiato, letto, riletto, considerato e soppesato ogni autore di cui si vuol parlare. Soprattutto se parliamo del cosiddetto Sommo Poeta…”.

Sangiuliano non lo ha fatto?

“Direi proprio di no. A meno che…”.

A meno che?

“Sangiuliano non è né stupido né incolto: è scaltro, però. Lui su Dante e la cultura di destra ha voluto lanciare un sasso, fare “casino”, destabilizzare. E infatti in molti hanno abboccato. Ha sollevato un tema importante, questo gli va riconosciuto”.

Conclusioni, signor Caronte?

“Dante non è di destra né di sinistra e comunque semmai tende a sinistra, lo ripeto. Di questo ogni tanto parliamo con alcuni pensatori del passato, non solo italiani. Vengono a trovarmi quando non uso la barca e mi faccio un grappino. Parliamo di tutto, sa? Peccato che dopo tornino in Paradiso. Chissà se lo meritano davvero”.

Grazie, signor Caronte.

“Prego, prego. Ecco, ho consumato quasi tutta la batteria. E adesso?”.