Kultur | Mostra

Calendario “15 mesi di duro lavoro”

Una mostra dedicata al lavoro: scatti di importanti fotografi, stampati in numero limitato, appesi nella sede della Cgil-Agb, in via Roma, 79 a Bolzano.
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Foto: Martina Zaninelli

Il lavoro al centro della vita e anche dell’arte. Con questa finalità la Cgil/Agb ha promosso un originale progetto artistico, dedicato proprio al lavoro: un calendario inusuale sia nell’inizio, parte, infatti, dal 1° maggio 2016, che nella fine, visto che dura più di 12 mesi e finisce a luglio 2017. “15 mesi di duro lavoro”: questo il titolo scelto per il calendario che racconta il valore e la dignità del lavoro attraverso scatti in bianco e nero, realizzati da 15 professionisti, importanti fotografi altoatesini, ma non solo: Manuela Tessaro, Cristina Alberti, Heinrich Wegmann, Sigrid Haller, Eleonora Gelmo, Stefan Stecher, Lorenzo Carrara, Enrico Pedrotti, Arnold Ritter, Hartmut Prünster, Alberto Franceschi, Erich Dapunt, Gaetano Di Filippo, Reinhold Ebner e Luca Chisté.

Il progetto nasce da un’idea di Giorgio Zaninelli, che lavora nel sindacato. Per ogni mese del calendario è stata infatti scelta un’immagine che rappresenti il valore del lavoro e ogni mese ha per protagonista un lavoratore, mentre svolge il proprio lavoro, che ne è il filo rosso, in tutte le sue molteplici sfaccettature. Ogni scatto è stato appeso all’interno della sede del sindacato, dove è quindi possibile assistere alla mostra. Il calendario celebra il lavoro come elemento importante nella vita delle persone coinvolte, conferendole dignità. I fotografi sono, infatti, riusciti proprio a mettere a fuoco il valore del lavoro. Per il sindacato un fatto importante, visto che il lavoro è sempre più svalorizzato, sempre più fattore di costo da ridurre in nome di una competitività portata agli estremi.

Il calendario si ricollega idealmente alla proposta di legge per una Carta dei diritti universali del lavoro, un nuovo Statuto dei Lavoratori, che vuole recuperare, con una legge che includa tutti i lavori, proprio i valori rappresentati nel calendario della Cgil-Agb. Il calendario raccoglie quindi l'intervento di artisti che hanno accettato di lavorare gratuitamente per un progetto che li aveva quasi tutti visti coinvolti in una mostra realizzata con immagini prese con apparecchiature analogiche più vecchie di trent'anni. L'idea è stata in parte riprodotta, "costringendoli" a presentare scatti in bianco e nero, modalità che induce a lavorare molto sui giochi di luce, ombre, riflessi, nebbie, accettata con entusiasmo, dal momento che consente di utilizzare il “non colore” ormai poco trattato.
È certo un fatto inconsueto far iniziare un calendario dal Primo maggio, ma si tratta di una ricorrenza particolarmente significativa per la Cgil, organizzazione sindacale che festeggia quel giorno non solo come festa del lavoro, ma come festa dei lavoratori.