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Come riparte Merano

Prima riapriranno gli orti, poi i mercati e il cimitero. Il sindaco Rösch: “Pronti a fare dietrofront se la curva dei contagi di coronavirus dovesse salire”.
Paul Rösch
Foto: Stadtgemeinde Meran

Dopo Bolzano anche Merano organizza il graduale ritorno alla “normalità” allentando alcune restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. Stamani (16 aprile) la giunta comunale, capitanata dal sindaco Paul Rösch, ha stabilito la tabella di marcia.

Si parte lunedì prossimo, 20 aprile, con la riapertura dei 122 orti - suddivisi fra Merano e Sinigo - assegnati dal Comune alle persone anziane (l’iniziativa dedicata ai residenti che hanno almeno 65 anni). Ci sono però alcuni vincoli da rispettare per evitare gli assembramenti: chi ha ottenuto un orto con numero pari potrà recarvisi solo nei giorni pari, viceversa gli orti con numero dispari saranno accessibili solo nei giorni dispari. E dovranno comunque essere rispettate tutte le norme di sicurezza, ovvero mantenere la distanza di tre metri e indossare la mascherina protettiva. Disposizioni, queste, che resteranno in vigore fino a revoca, informa il primo cittadino.

Poi sarà la volta dei mercati. Da martedì 28 aprile, infatti, potranno essere allestite nuovamente le bancarelle di prodotti alimentari, in particolare quelle del mercato del martedì e del venerdì nonché dei mercatini degli agricoltori che si svolgono nei quartieri. Polizia municipale e ambulanti elaboreranno insieme una serie di prescrizioni per evitare assembramenti e contenere il più possibile il rischio di contagi. Ci sarà quindi una regolamentazione degli accessi, così come avviene attualmente per i supermercati. Anche in questo caso è obbligatorio osservare la distanza prescritta e indossare la mascherina.

Riaprirà invece mercoledì 29 aprile il cimitero civico con i controlli all’ingresso che però non potranno essere garantiti - per l'assenza del personale preposto - il sabato pomeriggio e la domenica, motivo per cui il camposanto rimarrà accessibile dal lunedì al venerdì e il sabato mattina.

Il piano-riaperture, va da sé, ha le sue condizioni. Rösch puntualizza infatti che se a Merano l'emergenza Coronavirus dovesse tornare ad acuirsi “la giunta comunale si riserva di posticipare l'apertura delle strutture suddette o di sospendere nuovamente servizi attualmente garantiti. Cerchiamo, dove è possibile, di fare chiarezza. Ma dobbiamo rimanere flessibili e reagire immediatamente, nel caso che la situazione cambi”.