Kultur | Dolomiti Pride 2018

Dolomiti Pride: Più buio di mezzanotte

Venerdì il Cineforum Bolzano (Videodrome) ospita la proiezione di "Più buio di mezzanotte". La serata è organizzata da Centaurus e rientra negli eventi del Dolomiti Pride
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
ae0ee8bd263b9fcb75574a60e72438b8.jpg
Foto: Dolomiti Pride

"Se è omofoba, non è famiglia": la campagna promossa da Arcigay per il 17 maggio, giorno dell'IDAHOBIT (lungo acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia, ossia Giornata Internazionale contro l'omo-bi-transfobia) è perfetta per riassumere il film Più Buio di Mezzanotte.

Opera d'esordio di Sebastiano Riso, ispirato alla storia vera di Fuxia (drag queen dello storico locale Muccassassina), il film racconta la storia di Davide, adolescente che deve affrontare l'odio del padre nei suoi confronti. Un padre così incapace di accettare l'omosessualità del figlio che non si farà nessuno scrupolo a fargli del male, in un crescendo di violenza fisica e psicologica così travolgente che nessun membro della famiglia potrà fermarla.

Davide scappa quindi dai soprusi del padre, esplorando la propria città (la Catania degli anni '80) e trovando sostegno e comprensione in alcuni ragazzi considerati, come lui, degli emarginati. Allontanandosi dalla brutale famiglia "biologica", Davide ha l'occasione, però, di trovare quella che lo scrittore Armistead Maupin definisce come la famiglia "logica", ossia quella che si costruisce con le proprie amicizie, accettando le diversità altrui e, soprattutto, se stessi. Con alcuni interessanti colpi di scena e con una descrizione della vita gay catanese quasi documentaristica, Più buio di mezzanotte ha il merito di farci riflettere su cosa significa comprendere e accettare gli altri per ciò che sono, rispettando la loro identità e il loro diritto a essere se stessi.