Politik | Reazioni

“Basta con le comparsate di piazza”

Il sindaco di Laives Christian Bianchi insiste sull’unità del centrodestra locale. Si serrano i ranghi dopo il ritorno di Michaela Biancofiore in cabina di regia di FI?
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Foto: Comune di Laives

“Unità”, parola invocata, esorcizzata, carezzata, che torna a risuonare nel pantheon del centrodestra locale. Se possibile anche con qualche decibel in più da quando Michaela Biancofiore, pasionaria di Forza Italia, è stata nominata commissaria regionale del suo partito per il Trentino-Alto Adige. Bando ai personalismi sono soliti ripetere i diretti interessati, un mantra che sollecitano a imparare a menadito. E, di tanto in tanto, è necessario un richiamo all’ordine. Questa volta ci pensa il sindaco di Laives Christian Bianchi che sottolinea come in Alto Adige, Lega a parte perché “ha altre dinamiche”, esistano due tipi di centrodestra. “Quello dei partiti nazionali e quello delle liste civiche - afferma -. Mentre il primo non riesce a trovare pace, legato a doppio filo da personaggi nazionali e locali che lo hanno massacrato, la realtà delle liste civiche è invece forte, rappresentativo e governa già in molti comuni, e in molti altri è rappresentato, oltre ad avere l'unica rappresentanza del centrodestra in consiglio provinciale. Laives, Brunico, Merano, sono sorrette da maggioranze di centrodestra, che ha governato per anni e ritornerà a breve a Bronzolo, e ha importanti rappresentatività a Bolzano e provincia con liste presenti in consiglio provinciale e in comune a Bolzano”.

"Non siamo interessati a fare i portatori d'acqua a questa o quella candidatura, fine a se stessa, magari distruttiva dei rapporti locali, come regolarmente è avvenuto negli scorsi anni"

Da qui bisogna partire, dice Bianchi, il quale puntualizza che se da una parte il centrodestra locale fa fatica a riconoscersi in tutte le forme nazionali oggi esistenti, dall’altra non bisogna trascurare le forze civiche senza cui “non si va da nessuna parte”. La via della collaborazione resta quella da (in)seguire, “non siamo interessati invece a fare i portatori d'acqua a questa o quella candidatura, fine a se stessa, magari distruttiva dei rapporti locali, come regolarmente è avvenuto negli scorsi anni. Le esperienze in tal senso sono ancora ben presenti nella nostra mente, come anche le enormi delusioni che il centrodestra ha saputo infliggere al proprio elettorato”, riassume il primo cittadino. L’appello, infine, è a evitare sensazionalismi e “comparsate di piazza di questo o di quel personaggio nazionale, che spesso dietro a se ha sempre lasciato disastri, senza per giunta contribuire alla raccolta di un solo voto in più. In Alto Adige le donne e gli uomini di centrodestra ci sono, sui quali ricostruire una valida base e una nuova entusiasmante stagione. Per chi vuole invece solo l'ennesima vetrina, ci sono mercati nazionali che hanno ben più risonanza che la nostra piccola provincia. Qui prevale la persona”.