Non sarà solo per la vicinanza geografica che molti altoatesini scelgono Vienna come meta professionale e di studio. La classifica dell’Economist Intelligence Unit (EIU), che viene stilata ogni anno, incorona infatti la capitale austriaca città più vivibile del mondo, scalzando Melbourne che ha dominato per sette anni consecutivi. Terza Osaka. Si tratta della prima volta che una città europea riesce ad agguantare la vetta della top ten del ranking dell’Economist. Copenaghen è l’unica altra città europea che figura fra le prime dieci posizioni (al nono posto). 

140 sono le città prese in considerazione e ordinate secondo vari fattori che vanno dalla stabilità politica e sociale, al tasso di criminalità, all'istruzione, all’accesso alle cure sanitarie. Vienna ha ottenuto un punteggio di 99.1su 100. La capitale siriana Damasco è invece la città dove si vive peggio, seguita da Dhaka in Bangladesh e Lagos, Nigeria.

L'Italia non brilla

Occorre scorrere fino a metà classifica per vedere spuntare le italiane: Milano è 46esima (meglio di Londra che si piazza al 48esimo posto), e Roma, 55esima, ha davanti altre grandi città come Budapest, Dublino e Lisbona. Grande performance quella di Manchester, 35esima con 16 posizioni in più rispetto all’anno passato. In questo caso ha contato la resilienza, la reazione positiva all’attentato terroristico al concerto di Ariana Grande che fece 22 vittime nel 2017. 

La sindaca di Melbourne, Sally Capp, con molto fair play si è congratulata su Twitter con la vincitrice Vienna: “Una lotta sul filo, abbiamo fatto meglio che negli anni passati e riflettiamo su cosa rende Melbourne una città vivibile”.