Wirtschaft | caro bollette

“Pagheremo quando potremo”

Lo sciopero delle bollette in risposta ai rincari energetici. L’iniziativa di autoriduzione lanciata dal Codacons: ecco come aderire.
luce, energia, elettricità
Foto: Unsplash

L’aumento dei costi previsti è vertiginoso, con una spesa annua del +178% in due anni. Dal primo ottobre si va incontro al raddopio delle bollette per l’energia elettrica. 
Secondo le stime del Centro Studi Ircaf “se si sommano le bolletta di gas e energia 2022, il costo annuo della famiglia tipo è pari a 3.454,5 euro”.


L’iniziativa

 

Il Codacons ha lanciato la campagna “Pagheremo appena potremo”, un’iniziativa di solidarietà sociale che assume i tratti di un vero e proprio “sciopero delle bollette” per consentire alle famiglie in difficoltà economiche di sospendere in questo momento di emergenza il pagamento delle bollette, versando solo parzialmente l’importo richiesto, in virtù della “causa di forza maggiore” e sulla base di ulteriori disposizioni Codice civile.

L’associazione dei consumatori ha messo a disposizione un modulo da scaricare. Dopo averlo compilato in tutte le sue parti, l’utente lo dovrà inviare alla propria società di fornitura di luce e gas, comunicando formalmente di essere costretti a pagare solamente il 20% dell’importo della fattura a causa dell’impossibilità di sostenere l’importo maggiorato.
La diffida elaborata dal Codacons si basa sulle norme del codice civile, nonché sulla Costituzione Italiana. L’art. 1256 c.c. prevede infatti che “l'obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l'impossibilità è solo temporanea, il debitore finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell'adempimento”. In altre parole, i costi delle bollette dovranno necessariamente essere compatibili con la sopravvivenza economica delle aziende e delle famiglie. 

L’invocata istanza di sospensione e la conseguente riduzione del pagamento delle bollette al 20%, è determinato dalla grave crisi economica che sta divampando all’interno delle singole famiglie italiane

“Gli aumentati ed elevati costi delle bollette di energia e gas non consentono di assicurare al lavoratore e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, come stabilito dall’art 36 della Costituzione - sostiene il Codacons -. L’invocata istanza di sospensione e la conseguente riduzione del pagamento delle bollette al 20%, è determinato dalla grave crisi economica che sta divampando all’interno delle singole famiglie italiane. Non trattasi - specifica l’associazione - di una rivolta strategica degli utenti consumatori ma di una vera e propria causa di necessità che costringe le famiglie a non potere economicamente sopportare costi così vertiginosi di servizi resi sempre in egual modo e misura dalle società di fornitura di luce e gas. Tutti gli intestatari - aggiunge - di una o più utenze luce e gas hanno tutto il diritto di  invocare l’applicazione dei  principi di correttezza, di buona fede e di solidarietà sociale che indurrebbero il fornitore dei servizi a rimodulare e ridurre il costo della prestazione e fornitura dei servizi resi all’utente consumatore evitando pertanto di disporre l’aumento delle bollette”.

Il Codacons si impegna dal canto suo ad avviare azioni legali di tutela di chi parteciperà ma, specificano, non ci saranno miracoli: gli utenti saranno comunque i responsabili della vertenza: dopo avere ricevuto almeno due solleciti di pagamento di prassi delle bollette rimaste insolute, ovvero sollecito bonario di pagamento e successiva comunicazione di costituzione in mora, dovranno provvedere a richiedere la rateizzazione prevista dalla legge.