Politik | Reazioni

Virata a destra

Cosa si dice in Alto Adige delle elezioni in Austria. Tornano alla ribalta, per i secessionisti, temi come il doppio passaporto. La Svp applaude Kurz. I Verdi incassano.
Achammer-Kurz
Foto: Dragan Tatic

La svolta a destra dell’Austria alle elezioni politiche ha prevedibilmente mandato in sollucchero, alle nostre latitudini, i secessionisti sudtirolesi. Per la compagine dei Freiheitliche (una delegazione era presente ieri a Vienna) il risultato ottenuto dalla Fpö di Heinz-Christian Strache offrirà grandi opportunità anche per l’Alto Adige specie, si augurano, per il riconoscimento della doppia cittadinanza, tema caro anche alla Süd-Tiroler Freiheit “e uno degli effetti che il nuovo assetto politico austriaco porterà, speriamo, anche a Bolzano”.

Di contro il millennial leader dei popolari della Övp Sebastian Kurz che, dopo aver ottenuto oltre il 31% dei voti alle elezioni, si appresta a diventare il prossimo cancelliere d’Austria, incontra il favore di Philipp Achammer, Obmann della Svp: “Kurz ha sempre dimostrato grande apertura e sensibilità sulle questioni relative al Sudtirolo e sullo sviluppo dell’autonomia”, ha detto lodando il pragmatismo dell’amico. Mentre si fa largo intanto l’ipotesi di una riedizione come nel 1999 di una alleanza nera/turchese (ÖVP/Liste Kurz) - blu (i nazionalisti xenofobi della FPÖ di Strache) il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher auspica che la nuova coalizione di governo percorra una strada europea. Con il Brennero che continuerà a essere banco di prova nei rapporti fra Svp, Roma e Vienna. “Sebastian Kurz non è Viktor Orban (primo ministro ungherese, ndr), per sua forma mentis personale, resta un democratico liberale”, ha detto a Repubblica Kompatscher e ha aggiunto: “Per quanto posso dire spero che quello dei migranti non sia il tema che caratterizzerà la campagna elettorale del prossimo anno in Alto Adige. Stiamo cercando di gestire bene la nostra parte, sostenendo il governo centrale nell'azione avviata in Libia. Il fenomeno migratorio non lo regoli litigando o alzando dei muri”.

Non sorprende l’avanzata della destra quando la campagna elettorale viene condotta tutta sull’immigrazione, fattore catalizzatore delle paure della gente, dichiara inoltre il Governatore. Batosta per i Verdi che arrivano al 3,9% (la soglia di sbarramento è del 4%), e dunque al momento sarebbero fuori dal Parlamento. Sulla futura probabile coalizione blu-nera intervengono i cugini Verdi altoatesini: “In questo scenario politico la voce dei Verdi è ancora più importante. In Alto Adige si avvertiranno le conseguenze di questa svolta a destra, con il rafforzamento dei temi identitari. Insieme a Freiheitliche, Süd-Tiroler Freiheit e BürgerUnion la SVP si inserisce in un panorama politico altoatesino sempre più spostato verso il centro-destra, così come accade anche sul ‘lato italiano’, date queste circostanze c’è necessità ora più che mai che si apra uno spazio di manovra per le nostre posizioni. Il risultato deludente dei Grünen alle elezioni austriache ci impone nuova motivazione e responsabilità”.

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Karl Trojer Di., 17.10.2017 - 13:05

Mi sembra essere assurdo, dichiarare "una virata verso destra" da parte della SVP, per il solo fatto, che i suoi massimi esponenti riconoscano la vittoria di Sebastian Kurz, probabile prossimo cancelliere dell´Austrai. Le forme rispettose ed anche gentili di incontri diplomatici sono parte essenziale di rapporti pacifici fra Stati e Regioni !

Di., 17.10.2017 - 13:05 Permalink