Gesellschaft | La sfida continua

Bolzano prima per demografia

Qualità della vita, il capoluogo secondo dietro a Milano nella classifica del Sole 24 Ore. Punti deboli: sicurezza e cultura. Terza Trento, “l’autonomia” vince con Aosta.
bolzano
Foto: Suedtirol Foto/Othmar Seehauser

I primati delle Province autonome. Il Sole 24 Ore definisce così i risultati raggiunti da Bolzano, Trento e Aosta che ottengono rispettivamente il secondo, terzo e quarto posto nella classifica 2019 sulla qualità della vita nei capoluoghi italiani, dietro a Milano che vince per il secondo anno consecutivo.

 

Nuova graduatoria

 

Classifica che guardi, risultato che trovi: le graduatorie sulle città e le province sono piuttosto inflazionate negli ultimi tempi. Quando le performance sono positive, sono un fiore all’occhiello per il capoluogo che può vantarle. Al contrario, rappresentano un verdetto spesso ritenuto immeritato quando vanno male: è il caso del recente “tonfo” di Bolzano nella lista di ItaliaOggi, che ha visto “precipitare” il centro dell’Alto Adige (al decimo posto).

 

 

Stavolta è andata bene: i tre territori autonomi ottengono i primi posti dopo il capoluogo lombardo, che è anche la capitale economica del Paese, più vicina ad Alto Adige e Trentino grazie al collegamento diretto ferroviario avviato domenica 15 dicembre (non senza critiche, visto il taglio al diretto per Napoli). Nella trentesima edizione della classifica del Sole 24 Ore, pubblicata sul quotidiano e sul sito, le Province e Regioni autonome del nord, escluso il Friuli Venezia Giulia, si godono il podio, mentre l’ultima classificata risulta Caltanissetta e Roma e Napoli salgono alcuni gradini. 

 

 

A spingere Bolzano, Trento e Aosta sono le macro aree tematiche di cui è composta la classifica generale: Aosta è prima in “Ricchezza e consumi”, Trento vince in “Ambiente e servizi” e Bolzano in “Demografia e società”. Il capoluogo altoatesino inoltre è terzo sia per “Ambiente e servizi” che per “Affari e lavoro”. “Solo” 28/esimo invece per “Giustizia e sicurezza”, 30/esimo per “Cultura e tempo libero”, 51/esimo per “Ricchezza e consumi”. In trent’anni ha ottenuto il primo posto sei volte: nel 1996, 2001, 2010, 2012, 2015. E il peggior risultato è stato nel 1990 (36/esimo posto).

 

 

Trento invece che non brilla su “Giustizia e sicurezza” (42/esima) era quarta nel 1990 e ha vinto il primo posto due volte, nel 2007 e nel 2013. Peggior risultato nel 1999 (38/esima).

 

Bene le grandi città, male il sud

 

Non resta che aspettare la prossima classifica. Quest’ulteriore graduatoria del Sole tuttavia si può leggere come una conferma delle tendenze in atto nel Paese: cresce la qualità della vita nelle grandi città, dal nord al sud (salgono Torino, Verona, pure Venezia, Genova, Cagliari, Firenze, Roma, Bari di 10 posizioni) e resta immutato il divario complessivo con il Mezzogiorno, che occupa con le sue città la coda della graduatoria. A livello regionale, conclude il quotidiano, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia. In fondo Sicilia e Calabria.