Politik | Elezioni

“Vado avanti per la mia strada”

Per nulla sorpreso dalla scelta di Forza Italia, Lega Nord, Alto Adige nel cuore e Unitalia di candidare Mario Tagnin, Holzmann non demorde, e accoglie una nuova lista.

Il guanto di sfida è stato lanciato: Forza Italia, Alto Adige nel cuore, Unitalia e Lega Nord - con la benedizione del leader del Carroccio Matteo Salvini che oggi, 17 marzo, ha incontrato una delegazione dei 4 partiti della rinnovata coalizione - hanno deciso che punteranno sul medico Mario Tagnin come candidato sindaco unitario, la cui presentazione ufficiale è prevista per domani. Accantonata dunque l'ipotesi Igor Janes. “Oggi Bolzano volta pagina. Una nuova generazione che pensa al bene di Bolzano e non alle lotte intestine”, scrive su Facebook Carlo Vettori (LN) che ritira, anche lui, la sua candidatura; “Sottoscritto accordo sul candidato sindaco a Bolzano Mario Tagnin alla presenza di Matteo Salvini! A Bolzano si può vincere!”, cinguetta su Twitter il commissario del Carroccio Maurizio Fugatti. E ancora: “Centrodestra unito e vincente: Mario Tagnin sindaco a Bolzano! Accordo trovato, ora si allarghi a tutte le forze di buona volontà”, esulta Alessandro Urzì. In una nota la commissaria forzista Elisabetta Gardini riassume: “La coalizione auspica che tale alleanza possa allargarsi anche alle altre componenti del centrodestra bolzanino, al fine di presentare un’alternativa di governo unitaria e stabile per la città di Bolzano”.

Elisabetta Gardini, Alessandro Urzì, Mario Tagnin, Matteo Salvini, Carlo Vettori, Maurizio Fugatti

Un invito che tuttavia Giorgio Holzmann, portabandiera della lista Alleanza per Bolzano, rispedisce al mittente. Una spaccatura che polverizza le certezze e sfarina i rapporti. “Se si fosse trovato un accordo su Janes il centrodestra avrebbe quasi sicuramente vinto le elezioni, ma così non è stato. È chiaro il tentativo di Urzì di mettermi all’angolo, a questo punto vado avanti per la mia strada”, commenta a caldo l’ex deputato del Pdl che insiste: “La lista Urzì/Gardini non ci ha mai coinvolto e ha sempre disertato i nostri incontri, senza contare che non ha mai preso in considerazione la mia disponibilità a ritirarmi, se accettassimo di entrare nella coalizione saremmo solamente ospiti sgraditi eppure portatori di voti”. L’intesa su Tagnin, dunque, non ci sarà: “Se deve essere un politico, del resto, non vedo perché non si sia valutata la mia di candidatura”, dice Holzmann che attacca: “Per noi le comunali sono una tappa, gli obiettivi di Urzì sono stati quelli di dividere il centrodestra eliminando qualsiasi personaggio di spicco (non si sa mai che se emergono persone capaci possano un domani pensare di candidarsi alle provinciali) e garantirsi la rielezione tra due anni in provincia visto che un lavoro non lo ha più”.

Nel frattempo un’altra lista si aggiunge al novero dei “supporter” di Alleanza per Bolzano, oltre a Nuovo Psi, Conservatori e Riformisti, Fratelli d’Italia, Lista Benussi, entra in scena anche Popolo della famiglia, movimento fondato da Mario Adinolfi (già Partito democratico e renziano della prima ora) e che in Alto Adige ha come referente l’avvocatessa calabrese Giovanni Arminio che su Facebook annuncia: “Il nostro impegno non si esaurisce con le elezioni di maggio ma vuole proseguire in vista delle prossime elezioni provinciali. Vogliamo costruire un movimento politico locale, ramificato sul territorio, che dialoga con tutti”.