Gesellschaft | Grande guerra

Le 70 croci del dolore

Verranno benedette il 18 aprile in piazza Walther le croci realizzate dagli Schützen in ricordo di chi 100 anni fa morì combattendo contro l’Italia.

Si tratta di un’iniziativa delle 400 compagnie di tiratori scelti dell’Euregio, dunque di Alto Adige, Nord Tirolo e Trentino. L’obiettivo è quello di rendere omaggio al sacrificio degli Standschützen, ovvero i volontari della milizia territoriale tirolese che difesero il territorio allora austriaco dall’aggressione italiana

Le croci sono tutte uguali, presentano un cartello commemorativo in 4 lingue e verranno benedette in piazza Walther, a Bolzano, cioè proprio nel luogo dove gli Standschützen si ritrovarono prima di iniziare il loro servizio di difesa. 

La benedizione delle croci farà parte domani pomeriggio 18 aprile 2015 (alle ore 16) della giornata dedicata all’assemblea annuale degli Schützen altoatesini

Le 70 croci commemorative verranno posizionate in altrettante località significative di quello che 100 anni fa fu il fronte locale della grande guerra. Tra queste Braies, Spondigna e Trafoi in Alto Adige ma anche passo Manghen in Trentino e il Lagorai in val di Fiemme. 

Sabato 23 maggio ad Innsbruck il Governo del Land Tirol inviterà i delegati istituzionali e le rappresentative delle tre federazioni degli Schützen ad una cerimonia. La sera dello stesso giorno verranno organizzati momenti commemorativi in tutti i comuni dell’Euregio. 

Le croci verranno infine tutte contemporaneamente inaugurate l’8 e il 9 agosto, attraverso anche l’accensione di fuochi in memoria degli Standschützen. 


Gli Standschützen di Enneberg

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Alberto Stenico Fr., 17.04.2015 - 13:36

Caro Luca, i cittadini del Südtirol (tedesco ed italiano) erano austriaci fino al 1918 ed hanno combattuto con l'esercito del loro Stato, quello Austro-Ungarico in una guerra di dimensioni continentali fin dal 1914. un parte di loro ha perso la vita sul fronte russo (Carpazi e Galizia). Le compagnie dei Tiroler Kaiserjäger erano miste, soldati di lingua italiana, tedesca e ladina. 11.400 trentini sono morti soprattutto su quel fronte. È vero che la storia la scrivono i vincitori, ma in questo caso non si può addebitare ai Tirolesi la colpa di aver combattuto contro l'Italia. Nel 1915, si è aggiunto un fronte "sud", tutto fuorchè desiderato è che ha dilaniato ancor più le nostre popolazioni inermi con lutti e trasferimenti di massa.

Fr., 17.04.2015 - 13:36 Permalink
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Robert Tam... Fr., 17.04.2015 - 14:08

Antwort auf von Alberto Stenico

Non mi sembra che Luca Sticcotti addebiti ai Tirolesi alcuna colpa di aver combattuto contro l'Italia. Tant'è vero che scrive "...difesero il territorio allora austriaco dall’aggressione italiana", ricordando che Italia stava conducendo una guerra d'aggressione (come in fondo tutte le guerre nelle quali è stato coinvolto lo stato italiano).

Fr., 17.04.2015 - 14:08 Permalink
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Stefano Fr., 17.04.2015 - 16:56

Man muss Euregio schreiben, nicht Egregio. E poi piazza walther sta meglio maiuscola, piazza Walther. Korrigieren Sie bitte.

Fr., 17.04.2015 - 16:56 Permalink