Umwelt | San Genesio

“È solo una proposta”

Mussner risponde alle critiche sul progetto di rifacimento della funivia di San Genesio: “Tutto ancora da discutere con cittadini e istituzioni”.

La “nuova funivia” di San Genesio ha innescato negli ultimi giorni diverse proteste e, per tentare di contenere l’onda d’urto, prende ora posizione l’assessore alla mobilità Florian Mussner: “Attualmente l'impianto trasporta circa 70mila persone l'anno, ma il potenziale di crescita potrebbe essere notevole soprattutto sfruttando gli orari di maggiore afflusso di pendolari. Tutto questo, ovviamente, tenendo conto che il progetto deve essere finanziabile e deve essere visto come un'opportunità, e non come un peso, dalla popolazione”.

L’obiettivo, dice Mussner, è quello di trovare una soluzione concreta perché la funivia di San Genesio torni ad essere efficiente e apprezzata dalla popolazione. “La proposta attuale - tiene a precisare l’assessore - rappresenta solamente la base attorno alla quale far nascere una discussione seria e oggettiva sui contenuti, con il coinvolgimento diretto di cittadini, amministrazioni municipali e rappresentanti politici. È evidente - conclude Mussner - che il progetto potrà essere portato a termine solo con l'assenso dei Comuni di Bolzano e San Genesio, e che l'interesse di tutti deve essere quello di creare un collegamento fra le due località che sia il migliore possibile”.

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Karl Gudauner Sa., 19.03.2016 - 00:40

Das Projekt zum Neubau der Jenesiener Seilbahn, das in den Medien präsentiert worden ist, ist ehrgeizig, gut durchdacht und bereits auf Schiene gebracht, was die technischen Eigenschaften angeht. Diese hat die Landesregierung am 22. Dezember 2015 definiert. Zugleich ist ein Finanzierungsrahmen von 25,4 Millionen Euro bereitgestellt worden. Der Eindruck, dass die Planungsgrundlage bereits entscheidungsreif scheint, ist nicht ganz von der Hand zu weisen. Letzthin hieß es, diese sei nur ein Diskussionsvorschlag. Das wirft Fragen auf. Werden die Zielsetzungen nochmals auf den Prüfstand gestellt? Die technischen Alternativen? Welche formalen Schritte sind auf Landes- und Gemeindeebene urbanistisch und politisch noch zu durchlaufen? Und was ist mit der Reihung in der Prioritätenliste der Verkehrsprojekte? Wer wird in die Entscheidung einbezogen? Steht der Fahrplan schon fest? Denn so ein Verkehrsprojekt braucht natürlich einen Fahrplan: für die Festlegung und die Reihenfolge der noch notwendigen Abklärungen, für die Mitsprache der Gemeinden und, sofern gewünscht und geplant, der Bürgerinnen und Bürger. Klarheit dazu hilft, die Energien der Bürgerinnen und Bürger in konstruktive Bahnen zu lenken und die Akzeptanz der noch zu treffenden Entscheidungen abzustützen.

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