Kultur | salto weekend

Toni Erdmann, adorabile canaglia

Il film della tedesca Maren Ade è uno strambo trattato sociologico sull’amore genitoriale, la solitudine del workaholic, e la leggerezza perduta.
Toni Erdmann
Foto: upi

Se l’espressione “WTF” (What the fuck) fosse un film sarebbe, scegliendo quantomeno fra quelli usciti nell'ultimo periodo, Toni Erdmann (Vi presento Toni Erdmann). A mani basse. La commedia tedesca - candidata agli ultimi Oscar nella categoria miglior film straniero - di Maren Ade, regista originaria di Karlsruhe che nel 2009 vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino con il film Alle Anderen, ruota intorno al personaggio di Ines Conradi (Sandra Hüller), che lavora a Bucarest come consulente per una società petrolifera statunitense piena di yuppie rampanti, e al padre Winfried (Peter Simonischek, attore austriaco molto attivo in teatro), che va a trovarla convinto che la figlia abbia perso la sua joie de vivre. A quel punto un’epifania: papà burlone si inventa un irritante alter ego, il life coach - o l’ambasciatore tedesco in Romania, a seconda dei casi - Toni Erdmann, cominciando a “stalkerare” Ines giocandole scherzi e mettendola a disagio di fronte a colleghi e clienti - l’identificazione con lo spettatore in questo senso è totalizzante -, affidandosi a travestimenti improbabili con parrucche ridicole e denti finti.

Lei, abituata a mostrare, nella sua maschera di impassibilità, ovaie d’acciaio sgomitando in un ambiente lavorativo dall’alto contenuto testosteronico, reagisce con insofferenza di fronte all’umorismo invadente (e idiota) del padre oppure con assoluta condiscendenza pur di accorciare l’agonia dell’imbarazzo. Come quando entrambi si esibiscono in una stoica performance di “The Greatest Love of All” a casa di estranei, stesi su uno scenario di solitudine e impaccio. Superato l’iniziale senso di mortificazione si dischiudono, allargando il campo visivo, ineluttabilmente, tutte le direzioni dell'esistenza, dal lavoro, al logorio della vita moderna, al rapporto fra genitori e figli, all’intimità.

Quando anche Ines comincerà ad assumere un atteggiamento anarchico trasformando una festa di compleanno in un improvvisato naked party (la sfida qui è restare seri), in una delle scene più bizzarre - se possibile - e geniali del film, la salvezza dal solipsismo e dall’austerità sembra a portata di mano. E ha le sembianze di un kukeri, una sorta di cugino It sotto steroidi. E quando infine il coefficiente emozionale ci travolge si ha la netta impressione di essercelo guadagnato, accidenti.
 

TONI ERDMANN Trailer German Deutsch (2016)

 

Curiosità: Jack Nicholson, dopo 7 anni dall’ultimo film, sarà il protagonista del remake di Toni Erdmann, il ruolo della figlia sarà invece interpretato dalla comica del Saturday Night Live Kristen Wiig.

Una battuta: “Ich bin keine Feministin, sonst würde ich es mit einem Typ wie dir gar nicht aushalten”.