Chronik | Dorsi

Crisi Rcs, Franco si dimette

Il direttore del Corriere dell’Alto Adige getta la spugna. Al suo posto Russello, direttore del Corriere del Veneto. Decisi tagli: giornalisti in sciopero per due giorni.
Franco, Enrico
Foto: upi

Si complica ulteriormente la già precaria situazione dei dorsi locali del Corriere della Sera. Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino e del Corriere dell’Alto Adige fin dalla loro nascita, nel novembre 2003, e del Corriere di Bologna dal 2015, ha deciso di dimettersi. Un incarico divenuto ormai insostenibile e “troppo stressante” data l'assenza, di fatto, di un piano di rilancio, ma anche a causa dell'impossibilità di arginare i continui tagli all’organico e della progressiva incomunicabilità con il gruppo Rcs guidato da Urbano Cairo. La decisione del Direttore di rassegnare le dimissioni è stata presa insieme all’editore in modo consensuale, fa sapere a salto.bz Franco che continuerà comunque a collaborare con le testate. Dal primo giugno gli subentrerà alla guida dei tre quotidiani locali Alessandro Russello, attuale direttore del Corriere del Veneto. 

Nel piano di ristrutturazione deciso dall’azienda e annunciato oggi (18 maggio) a Milano, l’unificazione delle direzioni è solo una tappa, l’altra è fare economia di scala e una delle conseguenze è il forte depotenziamento della redazione di Bolzano oltre che l’interruzione dei contratti a termine che non verranno rinnovati a scadenza. I giornalisti della sede bolzanina potrebbero essere trasferiti nelle redazioni di Trento, Padova e Milano. L’organico complessivo delle due redazioni del Corriere del Trentino e del Corriere dell'Alto Adige scenderà da 17 unità a 9/10 (con la prospettiva di ridurre Bolzano a semplice ufficio di corrispondenza).

All’annuncio del mancato rinnovo contrattuale i giornalisti del Corriere dell’Alto Adige del Trentino hanno deciso di entrare in sciopero per due giorni (oggi e domani)“All’azienda chiediamo un ripensamento perché è insensato disperdere il capitale umano, di credibilità e di lettori assemblato e consolidato in questi anni dove i giornalisti, lo ribadiamo, si sono fatti interamente carico di tutte le falle aziendali e anche di una certa superficialità nella conoscenza delle dinamiche del territorio. Contiamo sulla possibilità di riaprire un confronto che ha visto, in questi anni, una sola voce assente: la nostra”, si legge nel comunicato del Cdr del Corriere del Trentino e del Corriere dell'Alto Adige.

Il rischio - fa eco il sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige - è di una “deskizzazione” del lavoro giornalistico che si ripercuoterebbe negativamente sulla qualità del giornale di prossimità rappresentato dai dorsi”. E ancora: “Desta infine forti perplessità che il Desk centralizzato di Padova possa sostituire al meglio i colleghi sul territorio per speciali, sport, cultura e spettacoli. Il sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige rimane al fianco del Cdr e dei colleghi per cercare di ridurre al minimo l’impatto della nuova organizzazione del lavoro. Un primo banco di prova sarà l’incontro del 29 maggio con i vertici aziendali ed il nuovo direttore Alessandro Russello”.

Ai colleghi la solidarietà della redazione di salto.bz.