Politik | Merano

“Siamo noi il voto utile”

Alleanza e Civica per Merano ci riprovano con Dario Dal Medico, candidato nuovamente a sindaco per le prossime elezioni comunali: “Unione solida, corriamo per vincere”.
Merano 18 giugno 2021
Foto: Salto.bz

Merano torna alle urne e precisamente lo farà il 10 ottobre. La ferita del commissariamento è ancora aperta e, almeno per gli ultimi tre anni dell’attuale legislatura, i candidati fremono nel loro tentativo di lasciare il proprio segno.
Quel che è certo, per adesso, è il già da tempo annunciato ritorno dell’ex sindaco Paul Rösch, che corre questa volta in solitaria. Idem il Team K, che si smarca dai Verdi per proporre alla cittadinanza meranese il proprio candidato, Joachim Ellmenreich. Ancora nebbia, invece, attorno alla Stella Alpina che non ha ancora ufficializzato alcun nome, sebbene rumours diano per certa la candidatura della Obfrau Katharina Zeller.

Oggi invece, venerdì 18 giugno, sono invece Alleanza per Merano e Civica per Merano ad annunciare, insieme, il proprio ritorno nell’arena elettorale. Squadra che vince non si cambia, ma nemmeno quella che ti porta a soli 37 voti di differenza dall’avversario durante il ballottaggio finale: è stata annunciata stamani infatti, in occasione di una conferenza stampa al circolo del Tennis di via Piave, la volontà di far sì che Dario Dal Medico fosse ancora una volta il loro Uomo con la U maiuscola capace di condurli al governo della città.

 

Palla al centro

 

Le due civiche non vogliono lasciare spazio a speculazioni: sono unite, motivate, competenti – o almeno questo è quello che affermano – nonché piuttosto sicure di farcela. Non cercano espressamente l’appoggio di alcuna forza politica (sebbene agli scorsi ballottaggi sia Lega che Fratelli d’Italia si siano schierati espressamente a favore di Dal Medico), ma vanno alla conquista del loro elettore, chiunque esso sia, perché vogliono rappresentare, spiegano, un po’ tutti superando così personalismi e bieche ideologie. Per farlo prendono i temi che stanno più a cuore agli elettori di destra, come la sicurezza, senza però infarcirli con quelle parole d’ordine che possono far storcere il naso all’elettore più moderato, magari persino orientato a sinistra, e quindi più attento a sua volta ad altri temi come l’ambiente, il sociale e l’equa rappresentanza di genere. Temi quest’ultimi ampiamente abbracciati e affrontati dall’aspirante primo cittadino durante la stessa conferenza stampa “perché bisogna pensare agli ultimi, che sono stati ancora più colpiti durante la pandemia”, migliorare il servizio e responsabilizzare la cittadinanza in merito alla corretta gestione dei rifiuti, ma bisogna pensare anche alle donne, a partire da quelle che compongono e ravvivano le due civiche, che questa volta devono entrare in consiglio e in giunta, perché, come esordisce Dal Medico, hanno tutte le capacità e le carte in regola per farlo. Hanno proposte e sicuramente qualcosa da dire, come Beatrice Calligione, vice coordinatrice di Civica per Merano, compagna del candidato sindaco SVP nel 2015, Gerhard Gruber, nonché unica donna a presenziare durante la conferenza stampa, relegata però ai margini della stessa, tra saluti iniziali e presentazioni. Nulla di nuovo, in ogni caso, nella galassia meranese, dal momento che l’anno prima né le due liste civiche né tantomeno la SVP sono state in grado di eleggere una donna e senza considerare il precedente consiglio comunale, che “vantava” solamente 8 presenze femminili su 36 consiglieri totali.

 

D’amore e d’accordo

 

Nerio Zaccaria, ex assessore alle Finanze della precedente Giunta Rösch e ora in corsa con Dal Medico, vuole fare subito chiarezza su quelle indiscrezioni riprese dalla stampa che parlavano di un possibile allontanamento delle due civiche subito dopo la sconfitta al ballottaggio: “Durante le scorse elezioni avevamo un obiettivo, ovvero arrivare al testa a testa con il Sindaco uscente. Oggi lo scopo è un altro, quello di vincere – esordisce il volto di Alleanza per Merano –. La nostra lista non è cambiata di molto se non nella consapevolezza di essere diventata un’alternativa unita e credibile, con un programma elettorale che abbraccia molto altro e non solo l’ecologia e la viabilità, ma oggi – conclude – non è il giorno in cui si parla di programmi, oggi mettiamo a tacere quelle voci che ci volevano divisi. Eccoci invece qui, più uniti e convinti che mai”.


“Combattere l’astensionismo”

 

Per Giorgio Balzarini, segretario della Civica, Dario Dal Medico è l’uomo giusto, talmente giusto da poter essere persino in grado di vincere la sfida che nessun altro candidato è riuscito negli anni a fronteggiare, quella dell’astensionismo alle urne: “Non siamo un espediente elettorale ma un’alternativa a tutti i governi precedenti”, ha affermato il segretario di Civica per Merano. Le ricetta giusta, dice, è l’aver messo da parte tutti i personalismi e le ideologie, nonostante le diverse sensibilità che vanno a comporre la corona di spine pronta ad accanirsi sul fianco di Rösch, in nome della sacra stabilità e garanzia di governabilità. Non solo l’ex sindaco, non solo l’astensionismo. A dover essere combattuta a loro dire è anche la frammentazione delle preferenze elettorali: “Ci appelliamo al voto utile – è l’appello unanime delle due liste –. Non disperdiamo i voti in liste che hanno e continueranno ad avere un peso marginale”.


“La lingua del sindaco”

 

Per Dario Dal Medico, non si può più definire “progetto” l’unione tra le due civiche che l’hanno portato l’anno scorso a sfiorare la vittoria. Un progetto, dice, presuppone che via sia un percorso, una costruzione in divenire. Oggi invece si parla di strutturata realtà, non più in balia della frizzante ma pur sempre incertezza portata dalla novità, ma  che viene al contrario pervasa dalla rassicurante certezza della solidità.

Un altolà inoltre lo vuole dare a tutti quelli che partendo dal suo gruppo linguistico parlano di scontro etnico e tentativo di rivalsa italiana in risposta decenni di amministratori tedeschi che si sono susseguiti: “La lingua non è un tema. La competenza, la preparazione, la garanzia di governabilità lo sono. Per questo non ci dobbiamo perdere in queste questioni vacue e ripetere gli errori di del passato. Dobbiamo togliere questo argomento dal tavolo di discussione.

La questione della lingua dunque non sembra rappresentare un problema, tanto da affermare che durante le scorse elezioni sarebbero stati molti i madrelingua tedeschi ad aver barrato il suo nome sulla scheda, nel nome del da lui definito “diritto al cambiamento” rispetto alla giunta precedente: “È frequente che al secondo mandato un’amministrazione abbia un calo nelle proprie performance, che si ripercuote conseguentemente sulla qualità di Governo. A Merano – sostiene – questo è successo al primo mandato, l’amministrazione Rösch si è presentata alla nuova tornata elettorale già stanca e demotivata. Gli elettori lo hanno capito, durante i ballottaggi e durante i tentativi di costruzione di governo. A Merano – conclude – si respira adesso un’ansia di novità e cambiamento. Il timone deve passare a una forza in grado di svecchiare e rinfrescare i vecchi schemi che ci ha abituato il governo verde. E la risposta siamo noi”.

 

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Josef Ruffa Sa., 19.06.2021 - 15:40

No so se andrò a votare. Alle ultime elezioni i partiti hanno anteposto i loro interessi personali agli interessi degli elettori che, votando chiedevano una giunta. Per quale motivo bisognerebbe rivotare chi poi fa di tutto oppure non fa nulla per evitare un commissariamento. Se oggi Merano è ferma, se oggi Merano ha una commissaria che fa "il minimo sindacale", la responsabilità è di tutti i partiti che non hanno avuto l'umiltà di fare un passo indietro cercando un compromesso. Troppo facile, prendere per il naso l'elettore e poi richiedere il loro voto.

Sa., 19.06.2021 - 15:40 Permalink