Chronik | La conferma

Alla movida con la mascherina

Lotta al Covid, la nuova ordinanza di Kompatscher recepisce le misure statali in Alto Adige: discoteche chiuse e obbligo di indossare dpi all’aperto dalle 18 alle 6.
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Foto: Pixabay

Il passo è stato anticipato dalle misure nazionali, adottate nell’ultima ordinanza del ministro alla salute Roberto Speranza. Per l’Alto Adige, Arno Kompatscher le ha recepite attraverso l’ordinanza provinciale che ricalca, senza discostarsi, il provvedimento statale. Nessuna sorpresa dunque sulle azioni di contrasto al coronavirus (oggi, 18 agosto, su 639 tamponi ci sono zero casi positivi e un paziente resta in terapia intensiva). Anche in provincia di Bolzano sono sospese fino al 7 settembre le attività delle discoteche e delle sale da ballo. Attenzione per chi esce la sera: dalle 18 alle 6 di mattina vale l’obbligo di indossare la mascherina o comunque una protezione delle vie respiratorie anche all’aperto - così dice l’ordinanza - negli spazi di pertinenza di locali e spazi pubblici dove possano formarsi assembramenti.

 

La chiusura temuta dagli operatori

 

Per le sale da ballo e locali assimilati c’è il dietrofront temuto, definito “una decisione sbagliata, che di nuovo prende di mira le discoteche mentre sorvola su altre situazioni a rischio assembramenti” da chi, come Dj Dreadlion, lavora nel settore turistico e dell’animazione notturna.

Abbiamo adottato le stesse misure nazionali anche perché da noi, di fatto, l’obbligo di portare protezioni individuali in caso di assembramenti non è mai venuto meno (Arno Kompatscher)

La norma dice che dopo la riapertura avvenuta il 15 di luglio anche in Alto Adige da lunedì 17 agosto e fino a lunedì 7 settembre “sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Confermato anche l’obbligo di indossare le protezioni delle vie respiratorie (ai sensi del capo I dell’allegato A della legge provinciale 4 del 2020, che racchiude le misure di sicurezza) nei contesti in cui sussiste il rischio di assembramenti. 

Il presidente della Provincia ha infatti firmato l’ordinanza contingibile e urgente numero 35 con cui vengono recepiti i contenuti dell’ordinanza emanata domenica 16 agosto dal ministero della salute per reagire all’aumento del numero di infezioni da Covid 19 nelle ultime settimane. 

Sulle discoteche avevamo già in mente di intervenire. Alcuni gestori si sono comportati bene, altri meno, ma in generale è difficile far capire alle persone che ballano che devono rispettare le regole

“Nell’ordinanza ministeriale - chiarisce il presidente - è prevista la clausola di salvaguardia, ma si è deciso di adottare le stesse misure anche perché da noi, di fatto, per quanto riguarda l’uso delle protezioni individuali all’aperto, l’obbligo di portarle in caso di assembramenti non è mai venuto meno”. Per quanto riguarda le discoteche “avevamo già annunciato la settimana scorsa un monitoraggio e possibili cambiamenti - precisa il presidente - e si è notato che tanti gestori hanno cercato di seguire le regole, altri meno, ma tutto sommato sembra troppo difficile far capire alle persone che vanno a ballare che devono rispettare le regole. Per queste ragioni prevediamo anche in Alto Adige la sospensione delle attività del ballo che si tengano in qualsiasi tipo di locale, con la speranza che i dati migliorino e si possa tornare ad aprire”.  

 

Movida, obbligo di mascherina

 

Le disposizioni dell’ordinanza del presidente prevedono dunque che tra le 18 e le 6 sia obbligatorio l’uso delle protezioni delle vie respiratore “anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici ove per le caratteristiche dei luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale”. 

La Provincia ricorda per l’ennesima volta che “a questo proposito in Alto Adige la legge provinciale n. 4 dell’8 maggio 2020, al comma 34 dell’articolo 1, prevede già che i sindaci possano adottare misure ulteriori e più restrittive nei luoghi dove vi possano essere potenziali assembramenti e predispongono adeguate misure per evitarli”.