Wirtschaft | Coronavirus

“Aree per i test in tutto l’Alto Adige”

È l’appello che arriva da lvh.apa Confartigianato Imprese. Il presidente Haller: “Soluzione efficace. L’obiettivo è scongiurare un altro lockdown”.
Test covid
Foto: upi

Preoccupa l’aumento di contagi da coronavirus, anche in Alto Adige. Il timore diffuso è quello di un secondo lockdown che “risulterebbe difficilmente sopportabile per l’economia locale”, sottolineano i vertici di lvh.apa Confartigianato Imprese i quali chiedono che in tutta la provincia vengano predisposte delle aree adibite all’effettuazione dei tamponi.

“In questo momento tutte le misure idonee ad impedire la diffusione del Covid-19 ed al contempo in grado di non penalizzare l’economia sono cruciali - dice il presidente di lvh.apa Martin Haller -. Attualmente ci troviamo infatti in una fase decisiva per evitare un secondo lockdown”. Questo il motivo per cui la stessa lvh.apa insieme ad altre associazioni economiche locali hanno suggerito di mettere a disposizione in tutta la provincia delle aree dedicate allo svolgimento dei relativi test. “Così tutti avrebbero l’opportunità di effettuare il tampone in modo veloce e semplice; e i collaboratori provenienti da altri Paesi o che hanno trascorso un periodo all’estero potrebbero svolgere l’esame per il Covid-19 con rapidità e senza alcun tipo di problema”.

Secondo Haller “le aree dedicate ai test avrebbero senso anche per i dipendenti che operano sul campo o per quelli che hanno numerosi contatti con i clienti. Grazie a dei risultati veloci si potrebbero tutelare gli altri cittadini e si eviterebbe il rischio di dover chiudere un’azienda”.
Il presidente di lvh.apa ricorda infine che a partire dal 13 agosto il viaggio di ritorno da diversi Stati è legato a un tampone Covid-19 obbligatorio. “Qualora in tutta la provincia si mettessero a disposizione delle aree ad hoc per l’effettuazione dei test, anche gli altoatesini che si sono recati privatamente all’estero potrebbero svolgere celermente il relativo esame”.