Wirtschaft | I dati

Covid, consumi in picchiata

La fotografia di Confcommercio: -11% rispetto al 2019. E gennaio non fa ben sperare. Confimprese: in Trentino Alto Adige -43% nel 2020.
Consumi, saldi
Foto: upi

Il 2021 non parte bene in termini di consumi. È l’onda lunga delle restrizioni anti-Covid. Secondo i dati diffusi da Confcommercio gennaio fa segnare un calo congiunturale del Pil dello 0,8% su dicembre, e un -10,7% sullo stesso mese del 2020. Nel quarto trimestre il Pil dovrebbe ridursi del 3% rispetto al terzo quarto del 2020 e del 7,5% tendenziale per una chiusura annua a -9%. Confcommercio segnala per l’intero 2020 un calo dell’indice dei consumi (Icc) del 14,7% e un calo complessivo effettivo dei consumi sul territorio del -10,8% (la differenza a causa della diversa composizione dell' Icc rispetto ai consumi di contabilità nazionale).

Per quanto riguarda l’andamento tra il mese di novembre e dicembre, secondo Confcommercio la riduzione della perdita tendenziale deriva esclusivamente dalla componente relativa ai beni, per i quali la variazione sull’anno è stata del -0,6%. Per molti servizi di mercato, anche in considerazione dell'inasprimento delle misure nell’importante periodo delle festività natalizie, la caduta ha ampiamente superato il 50% nel preconsuntivo di fine 2020.

Il 2021 inizia più in salita del previsto: ancora emergenza Covid, dati sui consumi in calo e Pil in forte riduzione

“Visto il peggioramento della situazione sanitaria e il prolungamento delle misure di contrasto alla pandemia, non è detto che il 2021 porti l’atteso ‘rimbalzo’ dell’economia italiana deludendo così le aspettative di un concreto recupero di ampia parte delle perdite di prodotto e di consumi patite nel 2020” spiega Confcommercio.

“Il 2021 inizia più in salita del previsto: ancora emergenza Covid, dati sui consumi in calo e Pil in forte riduzione” afferma in una nota il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ribadisce: “Difficile immaginare il rimbalzo previsto dal Governo nei prossimi mesi. Una situazione gravissima che rischia di peggiorare con la crisi politica in atto. Le imprese, che sono allo stremo, hanno bisogno di tre certezze: indennizzi immediati e commisurati alle perdite subite, regole chiare sulla riapertura delle loro attività, un progetto condiviso sull’utilizzo efficace del Recovery Plan”.

I consumi si sono confermati in discesa anche a dicembre 2020, con un -11% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, anche se in ripresa rispetto al -16% di novembre.

Stando invece al report dell’Osservatorio dei Consumi di Mercato di Confimprese - che ha analizzato i dati da dicembre 2019 a dicembre dell’anno scorso - il 2020 fa registrare un -38,9% nei consumi degli italiani nei settori ristorazione, abbigliamento e non food. In Trentino Alto Adige il calo è del 43,7%. Le peggiori, fra le regioni, sono Friuli-Venezia Giulia e Veneto -55,5%, con Venezia che collassa a dicembre a -62,4% e -46,9% su base annua. Il crollo più significativo a dicembre arriva dalla ristorazione, -66,8%, l’abbigliamento segna -45%, il non food -29,3%. Continua a soffrire il settore viaggi con -67,2%. Su base annua chiude a -59,7%.