Sport | Trento

Gli atleti del monopattino

A Trento il 27 e 28 maggio il Campionato italiano free style organizzato dall'associazione Front Flip: “Uno sport in espansione che ha un importante ruolo sociale”
screenshot_2023_05_19_15_28_56_00_1c337646f29875672b5a61192b9010f9.jpg
Foto: FrontFlip

Si lanciano in ripide discese con il proprio monopattino, prendono a tutta velocità una rampa e sbalzano in aria eseguendo una serie di acrobazie mozzafiato, per poi cercare di atterrare in equilibrio. Lasciano senza fiato gli allenamenti e le competizioni dei ragazzi del monopattino (scooter) freestyle, attività sportiva riconosciuta solo da un anno dalla Federazione italiana sport rotellistici. Uno sport simile allo skateboard ma, allo stesso tempo, anche al parkour. Certo, in Italia il monopattino non gode ancora della stessa popolarità che, negli ultimi decenni, ha ottenuto negli Stati Uniti e in Australia, ma qualcosa sembra iniziare a muovere i primi passi proprio nel vicino Trentino. Sabato 27 e domenica 28 maggio, infatti, allo skatepark di Trento si terranno i primi Campionati Italiani di scooter freestyle.

Lo skatepark è frequentato con serietà e passione. Il nostro non è “vagabondaggio”, anche se comunque un alone di spirito “alternativo” rimane.

“Ormai sono cinque anni che facciamo gare e organizziamo eventi. Ma non solo: come Front Flip portiamo avanti anche corsi e allenamenti, e i risultati si vedono. I ragazzi sono migliorati molto”, racconta la Presidente dell’Associazione trentina, Elisa Larentis. “Il gruppo sta crescendo e lo skatepark diventa per molti un luogo di aggregazione, un punto di ritrovo sano dove potersi allenare senza le classiche imposizioni da squadra agonistica, che sono presenti nella maggior parte degli altri sport. Voglio sottolineare quindi l’importanza sociale della nostra attività: spesso lo skatepark è considerato un luogo della città da evitare, ai margini, non è visto bene. Invece siamo riusciti a creare una bella situazione: ora è frequentato con serietà e passione. Il nostro non è ‘vagabondaggio’ come qualcuno può immaginare, anche se comunque un alone di spirito ‘alternativo’ rimane ma, d’altronde, è ciò che caratterizza questo genere di sport.

Ci manca uno spazio al coperto

Quello presente a Trento e dedicato agli sport a rotelle è uno spazio meraviglioso e, con i suoi 1600mq, è uno dei tre più vasti d’Italia (inoltre è circa tre volte più grande di quello presente a Bolzano). “Insomma, è perfetto per le gare”, dice Larentis. “Però saremmo ancora più contenti se ci fosse uno skatepark al coperto, in modo da poterci allenare indipendentemente dalla situazione meteorologica. In Italia c’è qualcosina a Brescia e Milano, ma sono strutture imparagonabili a quelle del resto del mondo. In passato ci eravamo messi in contatto con Comune e Provincia, ma nessuna proposta è andata a buon fine e affidarci ai privati non avrebbe senso a causa dei costi alti".
Tra i nomi più attesi alla gara dell’ultimo weekend di maggio: Leo Mora e Riccardo Nardin, star trentine del monopattino freestyle.